L’amministrazione comunale di Longarone, in provincia di Belluno, ha recentemente approvato una misura di risparmio energetico che prevede lo spegnimento dell’illuminazione pubblica nelle ore centrali della notte. Da mezzanotte e mezza fino alle 4:30, le luci dei lampioni comunali rimarranno spente per contenere l’incremento delle spese energetiche. Una scelta non priva di conseguenze, ma necessaria per mantenere il bilancio comunale in equilibrio senza ridurre i servizi essenziali ai cittadini.
Il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, ha illustrato le ragioni alla base di questa scelta, sottolineando come la decisione non sia stata presa a cuor leggero. La fascia oraria scelta è stata ritenuta la più adatta per minimizzare i disagi alla popolazione: “Siamo consapevoli che non sia una soluzione ideale,” ha spiegato il sindaco, “ma le circostanze ci hanno portato a valutare questo intervento. I costi energetici avevano iniziato a stabilizzarsi, ma le ultime bollette hanno mostrato un nuovo aumento che ci ha imposto di agire con misure straordinarie.”
Secondo le stime del Comune, il recente rincaro dei costi energetici dovrebbe comportare un aggravio di circa 57.000 euro in più entro la fine dell’anno. Questo significa oltre 10.000 euro mensili aggiuntivi, una cifra che il Comune ritiene insostenibile senza tagli su altri capitoli di spesa. “Abbiamo scelto di ridurre l’illuminazione pubblica notturna per evitare di dover sacrificare servizi essenziali per i cittadini,” ha proseguito Padrin. Il taglio dell’illuminazione rappresenta, infatti, una soluzione temporanea e orientata esclusivamente al contenimento delle spese.
Questa misura, che può sembrare drastica, è stata studiata anche per consentire al Comune di preservare un’adeguata illuminazione durante il periodo natalizio. L’obiettivo è garantire che le aree centrali e i borghi di Longarone possano essere illuminati e addobbati per le festività, portando un’atmosfera accogliente e festosa. In questo modo, si spera che i residenti e i visitatori possano continuare a godere del tradizionale calore del Natale, pur in un contesto di ottimizzazione dei costi.