Medico picchiato a Civitavecchia, in Umbria prima condanna per aggressione verbale

L'operatore del triage colpito al volto con un pugno, a Orvieto un dirigente veterinario della Asl era stato pesantemente insultato nel suo ufficio

medici

Ancora un’aggressione a personale medico. Vittima, questa volta, il medico di guardia al triage dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, colpito con un pugno da un uomo. Nella colluttazione è stata coinvolta anche una infermiera.

“Si tratta di un atto gravissimo – denunciano in una Gianluca Giuliano segretario nazionale Ugl Salute e Fabiana Attig segretaria territoriale Ugl Civitavecchia – che evidenzia come tutti i sanitari ma soprattutto gli operatori del pronto soccorso sono estremamente a rischio nell’espletamento delle loro mansioni di prima assistenza ai cittadini. Tutelare tutti i professionisti della sanità con ogni mezzo è dovere civico da parte delle istituzioni, continuano i sindacalisti rammaricandosi che nonostante l’introduzione del Dl antiviolenza l’escalation di aggressioni verso i professionisti della sanità sembra non avere fine. Al medico a cui sono stati refertati sei giorni di prognosi e all’infermiera coinvolta manifestiamo ampia solidarietà”.

Giuliano e Attig chiedono di accelerare il percorso di installazione degli impianti di videosorveglianza e tutte le misure previste affinché chi garantisce in ogni momento l’assistenza ai cittadini possa operare nella massima sicurezza.

Intanto nella vicina Umbria c’è stata la prima condanna emessa da un Tribunale per aggressione verbale a un operatore sanitario. E’ stata emessa dal giudice del Tribunale di Terni nei confronti di un 48enne orvietano che aveva fatto irruzione nell’ufficio del dirigente veterinario di sanità animale, Samuele Tognarini, che lo aveva multato per irregolarità sulla documentazione relativa alla provenienza di un cavallo acquistato.

L’avvocato Gian Franco Puppola, a cui Tognarini si era rivolto in assenza di tutela legale da parte della Aasl2, ha evidenziato la gravità delle crescenti aggressioni, anche verbali, nei confronti del personale sanitario.

Il giudice ha condannato il 48enne orvietano a 4 mesi di reclusione, pena sospesa, per oltraggio a pubblico ufficiale e 3mila euro di risarcimento al dirigente veterinario, oltre al pagamento delle spese legali.

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