Il recente rapporto “Economia della Bellezza” di Banca Ifis mette in luce come le imprese italiane che puntano su arte e cultura registrino risultati economici superiori alla media. I ricavi complessivi di queste aziende raggiungono i 192 miliardi di euro, con una produttività di 1,4 volte più alta rispetto al settore industriale complessivo. Per le banche, il valore si eleva ulteriormente, con un moltiplicatore pari a tre. Il settore bancario, in particolare, mostra un incremento di produttività del 27% tra il 2018 e il 2022, ben oltre la crescita media del comparto, che si attesta all’8%. Tra queste aziende, 16 sono gruppi bancari, impegnati in attività che uniscono i progetti culturali all’innovazione economica e sociale.
Distribuzione territoriale e settoriale delle imprese culturali
Le 732 imprese italiane attive in ambito culturale e artistico si trovano principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, rispettivamente con 227, 123 e 112 aziende. Il report mostra che l’80% di queste imprese è costituito da realtà con un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro, operanti in settori diversi, tra cui moda, meccanica e agroalimentare. Nonostante la dimensione relativamente piccola, queste aziende si rivelano centrali per il tessuto economico e sociale, contribuendo alla creazione di valore e alla valorizzazione del territorio.
Coinvolgimento territoriale e relazioni con gli stakeholder
Secondo i dati di “Economia della Bellezza”, il 52% delle imprese sviluppa legami solidi con i territori e le comunità in cui opera, contribuendo così alla crescita culturale locale. Il 23% delle aziende investe nella comunicazione con stakeholder esterni, dimostrando un impegno concreto per una comunicazione trasparente e coinvolgente. Altre imprese, pari al 12%, utilizzano l’arte e la cultura come leve per stimolare l’innovazione e la creatività, un asset strategico che porta vantaggi sia alla produttività sia al benessere aziendale. Sempre il 12% si dedica specificamente al coinvolgimento dei dipendenti, implementando progetti culturali per favorire una maggiore coesione interna.
L’impatto della cultura sul modello imprenditoriale
L’impegno in progetti artistici e culturali non rappresenta solo un investimento economico, ma porta benefici anche in termini di riconoscibilità e valore aggiunto. Il ruolo dell’imprenditore-mecenate emerge come una figura cruciale: questi leader promuovono una visione d’impresa che va oltre la semplice produzione di beni, sostenendo iniziative culturali capaci di arricchire la collettività. L’integrazione di arte e cultura nelle strategie aziendali si dimostra dunque un modello vincente, non solo economicamente ma anche socialmente.