Partnership storica tra Trafocoop e Tamura: un futuro di crescita e innovazione industriale

Firmato un accordo strategico tra la cooperativa umbra Trafocoop e il colosso giapponese Tamura per il rilancio produttivo e commerciale

Malizia e Puliti

Lunedì mattina è stato formalizzato un importante accordo di sviluppo produttivo e commerciale tra Trafocoop, la cooperativa di Tavernelle formata dagli ex dipendenti Trafomec, e Tamura, multinazionale giapponese leader nella progettazione e produzione di magneti industriali.

Fondata con l’accompagnamento di Confcooperative Umbria e il supporto finanziario di Fondosviluppo, CFI e della Regione Umbria tramite Gepafin, Trafocoop ha rilevato lo storico stabilimento della Val Nestore nell’aprile 2023, inizialmente con contratto d’affitto e successivamente acquisendolo definitivamente a dicembre.

“Questa collaborazione con Tamura rappresenta per Trafocoop un accordo strategico che riconosce il nostro impegno e la nostra competenza, con uno sguardo rivolto al futuro” ha affermato il presidente Federico Malizia. “Dopo aver superato con successo la fase di avvio e ristabilito la nostra credibilità verso gran parte dei clienti storici, come Consiglio d’amministrazione abbiamo tracciato una strategia di crescita. Con Tamura, è stato facile trovare un’intesa per pianificare obiettivi comuni di sviluppo produttivo e crescita“.

Lorenzo Mariani, segretario regionale di Confcooperative, intervenuto alla firma, ha definito l’accordo “una tappa fondamentale per Trafocoop”. Anche l’amministratore delegato di Tamura Europe, Marco Puliti, ha espresso la volontà della multinazionale di investire in Umbria, valorizzando la crescita del fatturato e dell’occupazione presso il sito storico di Tavernelle.

L’incontro ha visto la partecipazione dell’intero Consiglio d’amministrazione della cooperativa, che ha discusso e condiviso i termini dell’accordo nei giorni precedenti. Dopo la firma, i dirigenti di Tamura hanno incontrato il sindaco di Panicale, Giulio Cherubini, e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, che hanno creduto nel progetto e nella forza del modello cooperativo workers buyout come strumento per rilanciare l’azienda.

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