Per contrastare la crisi di manodopera, la Provincia autonoma di Trento ha lanciato un’iniziativa mirata: la formazione di lavoratori argentini in collaborazione con diverse associazioni e enti territoriali. L’idea principale è quella di coinvolgere discendenti dei trentini emigrati, sfruttando la loro rete estesa, per identificare giovani disposti a formarsi e lavorare in Italia. Stefania Terlizzi, dirigente dell’Agenzia del lavoro provinciale, ha spiegato che il progetto verrà presto presentato al Ministero del Lavoro per l’approvazione, consentendo così di avviarlo nel 2025.
Grazie a un sistema strutturato di collaborazioni con organizzazioni quali l’Unione delle Famiglie dei Trentini all’Estero e i referenti provinciali all’estero, la Provincia punta a incentivare l’arrivo di lavoratori qualificati. Oltre a rispondere alle esigenze del territorio, l’iniziativa intende offrire opportunità concrete ai giovani argentini, spinti dalle attuali difficoltà economiche del loro Paese a considerare esperienze all’estero.
Un investimento mirato e le figure professionali richieste
Per ogni lavoratore coinvolto, il budget previsto è di 2000 euro, con un investimento volto a coprire 200 ore di formazione specifica. Tra le professioni selezionate in base alle richieste delle aziende trentine, figurano il cuoco, il cameriere, l’autotrasportatore e il meccanico di veicoli. Gli aspiranti lavoratori potranno così acquisire le competenze necessarie per operare nelle aziende locali, rispondendo al bisogno urgente di personale qualificato.
Un aspetto fondamentale della formazione sarà rappresentato dalla padronanza della lingua italiana. Sono previste 100 ore per ottenere una certificazione di livello A1, oltre a corsi specifici per il lessico tecnico delle diverse mansioni. Verranno inoltre offerte lezioni di educazione civica e di sicurezza sul lavoro, fondamentali per preparare i partecipanti a integrarsi efficacemente nel contesto italiano.
Le caratteristiche innovative del progetto
Questa iniziativa si distingue non solo per la durata e il tipo di formazione, ma anche per l’approccio didattico. La Provincia ha deciso di coinvolgere docenti trentini, che, in collegamento remoto, illustreranno le specificità dei settori locali ai futuri lavoratori. Si tratterà di corsi online per la parte teorica e di un training sul campo, da svolgere in Trentino, per le competenze pratiche.
Il progetto rappresenta una novità anche a livello amministrativo: il Testo unico sull’immigrazione consente infatti di formare lavoratori stranieri da inserire nelle imprese italiane. Grazie all’appoggio del Ministero, questa operazione potrà avere un impatto positivo non solo per la Provincia di Trento ma anche per altri territori che stanno riscontrando difficoltà simili.
Obiettivi a lungo termine e benefici previsti
L’obiettivo della Provincia è di introdurre i primi lavoratori per l’estate 2025 e di sviluppare il progetto in un arco di 24 mesi, prevedendo numerose edizioni dei corsi. Grazie a questa pianificazione, sarà possibile alleviare la carenza di manodopera, che, aggravata dalla denatalità, rischia di compromettere la produttività di molte aziende locali. Terlizzi ha ribadito come il successo del progetto dipenda anche dalla continua collaborazione con gli enti esteri e locali, nonché dal supporto delle imprese del territorio.
In definitiva, il piano mira a creare un collegamento solido e duraturo con la comunità argentina di origine trentina, offrendo percorsi formativi che permettano una migrazione qualificata e sicura.