Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiarito la sua posizione in merito al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, dichiarando che non firmerà l’accordo di coesione con il Governo se non verranno garantiti i 700 milioni di euro necessari per il cofinanziamento richiesto da oltre 2.700 imprese pugliesi. “Il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, fa bene a portare l’attenzione su questa necessità essenziale per il territorio” ha affermato Emiliano.
Durante l’assemblea di Confindustria Brindisi, alla presenza del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Lippolis ha ribadito l’urgenza di firmare l’accordo di coesione 2021/2027, sottolineando che le risorse del fondo non solo supporterebbero lo sviluppo di 2.700 aziende, ma sosterrebbero anche investimenti per 1,9 miliardi di euro nella regione.
Emiliano ha ricordato i risultati ottenuti grazie alla strumentazione regionale, che ha già favorito investimenti produttivi significativi e accolto il sostegno di associazioni di categoria come Confindustria. Nel 2020, in seguito alla crisi economica provocata dalla pandemia e all’approssimarsi della fine della programmazione 2014/2020, la Regione aveva già avviato trattative con il governo Draghi per definire il supporto alla ripresa economica. In quel contesto, l’ex ministro Mara Carfagna aveva confermato la copertura del FSC per il periodo 2021/2027, garantendo continuità agli investimenti. Tuttavia, Emiliano ha segnalato che, con l’avvento del nuovo governo, sono emerse inaspettate criticità sul sostegno alle imprese. “Abbiamo fornito tutte le informazioni richieste sulle procedure e sui progetti proposti dalle aziende” ha concluso Emiliano.
Estratti dall’intervento di Lippolis:
Richiesta di fondi: investimenti fermi per 1,9 miliardi di euro
Il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, ha dichiarato che l’accordo di coesione è fondamentale per sbloccare investimenti pari a 1,9 miliardi di euro. La sua richiesta si rivolge al Governo e alla Regione affinché approvino rapidamente i 700 milioni di cofinanziamento, essenziali per la concessione di risorse alle imprese pugliesi, permettendo loro di contabilizzare questi crediti.
Semplificazione e strumenti di supporto a lungo termine
Lippolis ha enfatizzato la necessità di una semplificazione delle procedure e di evitare la frammentazione degli strumenti di incentivazione, sottolineando l’importanza di un approccio di sviluppo integrato che supporti le imprese attraverso politiche industriali di ampio respiro. Gli strumenti agevolativi, per essere efficaci, devono avere una valenza strutturale e garantire la pianificazione a lungo termine degli investimenti, come evidenziato dall’esperienza del periodo 2014-2020.
Energia e Transizione: opportunità per Brindisi
Lippolis ha inoltre sottolineato l’importanza di sfruttare la transizione energetica come un’opportunità per Brindisi, uno dei poli industriali strategici del Mezzogiorno. È essenziale una gestione oculata delle trasformazioni energetiche, ambientali e digitali, per evitare desertificazioni industriali e tutelare i posti di lavoro.
Settore Aerospaziale: richiesta di un Piano nazionale
Infine, Lippolis ha chiesto al ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) di istituire un tavolo nazionale per il settore aerospaziale, al fine di creare un piano che sostenga la riorganizzazione e la crescita delle piccole e medie imprese del settore, soprattutto alla luce dell’aumento della domanda di aerei civili che offre nuove opportunità per superare le attuali difficoltà legate alla monocommittenza.
Questi sono i punti cardine esposti da Confindustria Brindisi e dalla Regione Puglia per affrontare le sfide future e garantire un percorso di sviluppo sostenibile.