Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL Ambiente: misure su acqua, economia circolare e dissesto

Entra in vigore il nuovo decreto-legge Ambiente n°153 con disposizioni su valutazioni ambientali, bonifiche e tutela delle risorse idriche.

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 17 ottobre 2024, il Decreto Legge Ambiente n°153, approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 ottobre su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il decreto introduce importanti semplificazioni e nuove norme su diversi fronti, tra cui la tutela delle acque, l’economia circolare, la gestione dei rifiuti e il contrasto al dissesto idrogeologico. Ora atteso all’esame parlamentare, il provvedimento mira a rafforzare le politiche ambientali nazionali e favorire l’attuazione degli obiettivi del PNRR.

Tra le misure più rilevanti, il decreto prevede una “corsia veloce” per le valutazioni ambientali dei progetti strategici nazionali, semplificando le procedure per quelli in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e con gli investimenti del PNRR. Inoltre, introduce novità nella gestione delle acque, con la definizione di “acque affinate”, destinate al ravvenamento dei corpi idrici sotterranei, e nel settore della prospezione e coltivazione di idrocarburi, con l’obiettivo di dare maggiore certezza normativa.

Sul fronte dell’economia circolare, il decreto rafforza la cura del paesaggio e del verde pubblico, incrementa il ruolo dell’Albo dei Gestori Ambientali e introduce semplificazioni per le piccole imprese nella nomina del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti.

Un’altra area di intervento riguarda la gestione dei rifiuti prodotti dalla realizzazione della Diga foranea di Genova e i correlati interventi, oltre a nuove disposizioni per i siti orfani e il supporto al Commissario del SIN di Crotone-Cassano e Cerchiara.

Infine, per contrastare il dissesto idrogeologico, il decreto prevede una maggiore interoperabilità tra le banche dati e rafforza i poteri dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari, per una gestione più efficiente delle risorse assegnate.

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