Uno studio condotto dal Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento ha rivelato che l’impatto economico generato da Riva del Garda Fierecongressi nel 2023 supera i 57 milioni di euro. L’analisi, coordinata dai professori Michele Andreaus ed Ericka Costa, evidenzia l’importanza del polo fieristico-congressuale non solo per l’economia del territorio, ma anche per il ruolo chiave che svolge nella destagionalizzazione del turismo, contribuendo a mantenere vivo il flusso di visitatori durante tutto l’anno.
L’impatto totale di oltre 57 milioni è composto da tre componenti principali: impatto diretto, indiretto e indotto. L’impatto diretto, pari a 44 milioni di euro, comprende le spese legate a fornitori (18,6 milioni), pernottamenti (16,9 milioni) e spese extralberghiere (8,4 milioni). L’attività fieristica incide per 26 milioni di euro, mentre quella congressuale contribuisce con oltre 12 milioni di euro, considerando anche i costi strutturali e quelli della partecipata ON THE GO.
L’impatto indiretto e indotto, legato alle interdipendenze produttive, ammonta a 12,9 milioni di euro, di cui 2,2 milioni generati dai fornitori e 10,7 milioni provenienti da espositori, visitatori e allestitori. L’attività fieristica rappresenta il 60% dell’indotto diretto e il 65% di quello indiretto, mentre l’attività congressuale incide rispettivamente per il 40% e 35%.
Lo studio, presentato da Ericka Costa durante un evento pubblico, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti locali, tra cui la direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi Alessandra Albarelli, il presidente della società Roberto Pellegrini (in collegamento remoto), il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, e altre personalità di rilievo del panorama economico e politico trentino.