La frattura nel mondo economico trentino si approfondisce ulteriormente dopo lo strappo avvenuto in agosto con l’elezione di Roberto De Zordo a presidente della Camera di Commercio di Trento. Il nuovo assetto della giunta ha infatti escluso Confindustria e Confesercenti, portando entrambe le associazioni a dare le dimissioni dal Coordinamento Provinciale Imprenditori (CPI). Dopo Confindustria, che aveva annunciato le proprie dimissioni ad agosto, oggi (16 ottobre) anche Confesercenti del Trentino ha formalizzato la sua uscita dal CPI.
Dimissioni di Confesercenti e il comunicato ufficiale
In un comunicato, Confesercenti ha sottolineato che le decisioni prese durante il rinnovo dei vertici della Camera di Commercio non hanno rispettato gli accordi precedentemente raggiunti. L’associazione lamenta che non solo è stata esclusa dalla giunta camerale, ma è stata anche negata la rilevanza del problema sollevato.
Secondo il presidente di Confesercenti, Mauro Paissan, la rottura con il Coordinamento è stata inevitabile: “È difficile affrontare un problema quando la controparte non capisce neanche quale sia il problema”. Il comunicato evidenzia che, nonostante l’importanza del lavoro di squadra per il bene della comunità, la fiducia tra le parti coinvolte è venuta meno, rendendo impossibile una prosecuzione produttiva della collaborazione.
Le cause della frattura
Il malcontento ha radici nel recente rinnovo della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) di Trento, in cui le associazioni di categoria erano state escluse dalla giunta camerale, contrariamente a quanto concordato in precedenza. Questo ha generato tensioni nel mondo economico trentino, portando prima Confindustria e poi Confesercenti a prendere le distanze dal Coordinamento.
Conclusioni e apertura al dialogo
Nonostante la decisione di dimettersi, Confesercenti si è dichiarata aperta al dialogo e al confronto con chiunque dimostri un sincero interesse per il bene della comunità trentina. Tuttavia, ha ribadito l’importanza della fiducia reciproca e dell’impegno verso obiettivi comuni come prerequisito per qualsiasi collaborazione futura.