Otto startup israeliane hanno presentato i loro progetti a istituzioni e imprese del Friuli Venezia Giulia, nel corso di un meeting organizzato a Udine presso la sede della Camera di Commercio di Pordenone-Udine. L’evento, promosso dall’Associazione Italia-Israele di Savona con il patrocinio dell’ambasciata israeliana e la collaborazione di Confindustria FVG e Regione, ha favorito il dialogo tra il settore high-tech israeliano e il sistema imprenditoriale e di ricerca locale.
Progetti innovativi in settori chiave
Le otto startup hanno presentato soluzioni innovative in campi come il riutilizzo dei rifiuti, nuovi materiali per l’industria del legno, innovazioni agricole, medicina e produzione di energia pulita. Il focus è stato su settori di punta israeliani come la cybersicurezza, la gestione delle risorse idriche e la digitalizzazione.
Sostegno alla collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Israele
Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato l’importanza di consolidare la partnership internazionale con Israele, iniziata anni fa e già fonte di numerose opportunità di crescita per il territorio. Fedriga ha aggiunto che la Regione è in contatto con startup israeliane legate al life science, un settore strategico anche per il Porto Vecchio di Trieste, dove si svilupperanno ulteriori collaborazioni con il comparto meccanico.
Rapporti economici in evoluzione
L’assessore alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha evidenziato la crescita delle esportazioni dal Friuli Venezia Giulia verso Israele, con un incremento del 21,5% nel 2023, superando i 103 milioni di euro. Tuttavia, ha anche sottolineato come il conflitto in corso abbia avuto pesanti ripercussioni economiche, con un calo del 24% delle esportazioni nel primo semestre del 2024.