La nuova sfida per l’olivicoltura pugliese si chiama siccità. Dopo il devastante impatto della xylella sul territorio salentino, adesso il settore deve fare i conti con un caldo anomalo, la mancanza di piogge e una crescente scarsità di acqua per l’irrigazione. La campagna di raccolta delle olive, anticipata di due settimane rispetto al normale calendario, ha preso avvio sotto segni negativi, con una riduzione della produzione stimata intorno al 40%.
Nonostante la significativa diminuzione del raccolto, gli olivicoltori rassicurano sulla qualità del prodotto: l’olio sarà comunque di eccellente qualità, sebbene la scarsità si traduca inevitabilmente in aumenti dei prezzi nei frantoi e sugli scaffali della grande distribuzione.
La situazione è allarmante, e le associazioni di categoria stanno chiedendo misure urgenti per fronteggiare l’emergenza siccità. Tra le richieste, vi sono interventi infrastrutturali per migliorare la gestione delle risorse idriche e supporti economici per sostenere i produttori colpiti dalla crisi.