Caro mutui? In Sicilia si cerca di combatterlo così

Quarantacinque milioni di euro per sostenere il mondo produttivo della regione

Contributi per battere l’esosità dei mutui che qualche volta strozzano il mondo produttivo della Regione. Il governo di Renato Schifani ha messo sul piatto ben quarantacinque milioni di euro per dare sostegno a quelle aziende che hanno difficoltà. A gestire la partita ci penserà Irfis FinSicilia, lì nel suo sito si troverà l’avviso che regolamenta la richiesta di agevolazioni contro il caro mutui per le imprese. L’avvio dell’iter arriva dopo la firma da parte dell’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino del decreto con cui si attiva la misura, voluta dal governo Schifani, del valore di 45 milioni di euro.

Le aziende potranno presentare le domande, a partire dal 12 novembre, sull’apposita piattaforma messa a punto dalla finanziaria regionale. Un mese il tempo per raccogliere le istanze. Non si tratta di un click day: la piattaforma chiuderà il 12 dicembre, poi sarà il momento della valutazione delle istanze. L’erogazione delle risorse agli aventi diritto è prevista entro il primo trimestre del 2025.

La firma del decreto, frutto della condivisione con l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, arriva dopo l’apprezzamento della giunta regionale e il parere positivo della commissione Bilancio dell’Ars.

«Sostenere il mondo produttivo è una priorità del nostro governo – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – e per queste ragioni abbiamo messo in campo un provvedimento che punta ad abbattere l’aumento degli interessi dei mutui a tasso variabile sùbito dagli imprenditori siciliani. Il successo della misura contro il caro mutui delle famiglie ha già confermato nei mesi scorsi che siamo sulla strada giusta per mitigare gli effetti dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita».

«La misura – afferma Dagnino – rientra nel più ampio quadro di interventi del governo regionale a favore delle imprese, che includono sia aiuti per compensare la congiuntura economica negativa degli scorsi anni, sia incentivi, di prossima adozione, per rafforzare il sistema produttivo regionale».

«Irfis è pronta a intervenire al fianco del sistema produttivo dell’Isola per contribuire a realizzare questa misura voluta dal governo e votata dall’Ars», aggiunge Iolanda Riolo, presidente di Irfis FinSicilia.

I DETTAGLI
Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese in possesso di almeno una unità operativa nel territorio siciliano. Le aziende dovranno avere pagato, entro il 31 marzo 2024, le rate scadute nel corso del 2023 per finanziamenti, per investimenti o fabbisogno di capitale circolante, erogati da banche o intermediari finanziari e in essere al primo gennaio 2024. L’aiuto sarà calcolato nella misura del 30 per cento dell’ammontare degli interessi pagati dalle imprese e comunque entro il limite complessivo massimo di 10 mila euro.

Nella valutazione delle istanze saranno presi in considerazione il valore del tasso nominale applicato sull’ultima rata del finanziamento scaduta nel 2023 e l’ammontare degli interessi oggetto di richiesta di contributo. Sarà data priorità alle imprese con sede legale in Sicilia.

Le aziende che faranno domanda, inoltre, devono non aver omesso di denunciare alle autorità richieste estorsive ovvero richieste di tassi usurari su prestiti da parte di organizzazioni o soggetti criminali nell’ultimo triennio prima dell’istanza.

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