Al 31 luglio scorso, la provincia di Bolzano ha raggiunto un importante traguardo nella sanità pubblica, completando il 100% dei posti letto aggiuntivi di terapia sub-intensiva previsti, un risultato che la colloca tra le aree più virtuose d’Italia, insieme alla Regione Abruzzo. Questo dato emerge dal rapporto della Fondazione Gimbe, che monitora periodicamente lo stato della sanità pubblica in Italia.
A livello nazionale, la media di realizzazione dei posti letto di terapia sub-intensiva si attesta al 50%, sottolineando l’eccellenza dell’Alto Adige nel fronteggiare le esigenze sanitarie legate alla gestione delle emergenze e della capacità ospedaliera.
Terapia intensiva e personale medico
L’Alto Adige registra buoni risultati anche per i posti letto di terapia intensiva. Sempre al 31 luglio, è stato realizzato il 93% dei posti letto aggiuntivi previsti, un dato che la pone dietro solo a Abruzzo ed Emilia Romagna, ma comunque ben al di sopra della media italiana, che si ferma al 52%. Tuttavia, permangono alcune criticità per quanto riguarda il personale medico: la provincia conta 1,86 medici dipendenti ogni mille abitanti, contro una media nazionale di 2,11.
Sul fronte del personale infermieristico, invece, la situazione è più positiva, con 5,13 infermieri ogni mille abitanti, in linea con la media nazionale.
Ritardi sui progetti del Pnrr
Un aspetto meno brillante riguarda i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). In Alto Adige, non sono ancora attive le dieci Case di comunità previste entro il 2026, in ritardo rispetto alla media italiana del 19%. Anche per quanto riguarda gli Ospedali di comunità, la provincia non ha ancora avviato nessuno dei tre previsti entro il 2026, mentre la media nazionale si attesta al 13%.
Tuttavia, tutte le cinque Centrali operative territoriali previste entro il 2024 sono già operative, un risultato ben superiore alla media nazionale del 59%.