Pensare ad un mondo senza plastica oggi risulta decisamente complesso. Negli ultimi quarant’anni, infatti, questo materiale è diventato centrale per tutti i settori, sostituendone altri più pesanti e complessi da lavorare, come il metallo. Non mancano però pregiudizi legati al suo impiego, a partire dall’associazione tra la plastica e l’inquinamento, effettuata senza distinguere tra la plastica monouso e i tecnopolimeri, che possono invece sostituire validamente ferro e metalli ed essere vantaggiosi per l’ambiente.
“Puntando sui tecnopolimeri è possibile utilizzare meno materiale e una minore quantità di energia, dal momento che fondono a temperature più basse” spiega Stefano Bertolini, direttore generale di Poliblend, azienda produttrice di compound, che lavora i polimeri di base per creare le formulazioni più adatte alle diverse applicazioni. Del resto ogni settore richiede plastiche con caratteristiche tecniche ed estetiche differenti e gli ambiti di impiego sono moltissimi: dall’automotive all’arredamento, dall’elettrico all’elettrotecnico.
“Elemento fondamentale per lavorare nel settore è la possibilità di accedere ai polimeri di base in modo semplice e a costi ridotti, condizione che si realizza se si fa parte di un grande gruppo internazionale” aggiunge Bertolini, sottolineando come a produrre i polimeri Pa66 sui quali lavora Poliblend sia Ascend, la multinazionale americana che ha acquisito la società lombarda per poter raggiungere le imprese con prodotti realizzati ad hoc. Del resto Poliblend conta oltre 3.000 formulazioni diverse.
E la volontà di essere sempre più vicini alle esigenze delle aziende partner è uno dei motivi per cui Ascend ha deciso di investire sul sito produttivo di Mozzate, che diventerà il primo dell’azienda a livello mondiale come dimensioni.
Il continuo impegno in ricerca e sviluppo per proporre le soluzioni più adatte alle esigenze dei clienti, porta l’azienda ad essere all’avanguardia anche sul fronte della sostenibilità ambientale. “L’obiettivo è creare prodotti performanti ma anche ecocompatibili, dando nuova vita alle plastiche già in uso puntando sul riciclo e impiegando materiali post industriali, ovvero scarti di produzione” aggiunge l’imprenditore, che parlando di attenzione alla sostenibilità ambientale cita anche “l’adesione di Poliblend al programma Ocs (Operation Clean Sweep), che punta a ridurre la dispersione accidentale dei granuli di materiale nell’ambiente”.
Altro aspetto caratterizzante della società è l’attenzione per la valorizzazione del personale e il welfare aziendale. Poliblend ha approvato un proprio codice etico e mantiene un forte legame con il territorio anche attraverso la collaborazione di istituti tecnici della zona per l’assunzione di giovani lavoratori.
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