Il Tar del Piemonte ha sospeso la caccia alle specie pernice bianca, moretta. coturnice e fagiano di monte, sospendendo la relativa parte del Calendario venatorio del Piemonte in accoglimento dell’istanza cautelare presentata nel ricorso delle associazioni associazioni ambientaliste Oipa con Leal e Pro Natura.
Per i giudici amministrativi il provvedimento urgente serve a garantire “la biodiversità della regione”, in attesa del giudizio di merito sulle norme del Calendario venatorio contestate dagli ambientalisti. In particolare, si contesta la mancata pubblicazione, da parte della Regione, dell’allegato C del Calendario venatorio, quelle in cui la Regione stessa giustifica le difformità rispetto al parere di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che, ricordiamo, è obbligatorio, ma non vincolante.
Insomma, come avvenuto in altre regioni con sentenze di diverso tipo favorevoli o sfavorevoli agli ambientalisti, i giudici amministrativi chiedono che quando i Calendari venatori si discostino dalle raccomandazioni di Ispra le scelte siano adeguatamente sostenute da dati scientifici, legati soprattutto al monitoraggio delle fauna. In particolare per specie considerate a rischio di estinzione come la moretta, la pernice bianca, la coturnice e il fagiano di monte.
Il provvedimento è stato seguito da un decreto di precisazione, secondo quanto richiesto per conto della Regione Piemonte, dopo il precedente decreto del Tar del 3 ottobre, tramite l’avvocato Giulietta Magliona.