Sardegna. Si spenderanno 17 milioni per potenziare la sanità pubblica

Su proposta dell’assessora Desirè Manca, d’intesa con altri assessori, la giunta regionale ha disposto l’autorizzazione della spesa di 9 milioni di euro per l’anno 2024, e di 4 milioni e mezzo di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, formare nuove professionalità nel mondo della sanità

L’obiettivo del Governo regionale della Sardegna è quello di formare ancora personale che potrebbe essere inserito nelle Asl della Regione. Specificatamente il finanziamento riguarda interventi finalizzati all’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, operatori sociosanitari e infermieri, da attivarsi nelle Aziende del Servizio Sanitario Regionale, relativamente a progetti di integrazione socio-sanitaria e di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri.

 

La stessa norma individua, inoltre, l’Aspal (l’Agenzia Sarda per le politiche attive del lavoro) come soggetto attuatore dell’intervento, in collaborazione con le Asl territoriali.
L’investimento ha il duplice obiettivo di sostenere l’occupazione attraverso l’inserimento lavorativo di disoccupati nell’ambito del settore socio-sanitario e contemporaneamente contribuire ad affrontare le difficoltà inerenti all’erogazione di servizi socio-sanitari riconducibili alla carenza di personale. I cantieri attivati nelle Asl avranno durata di otto mesi e seguiranno due linee di intervento: una dedicata all’implementazione di progetti nell’ambito dei servizi territoriali presso le Asl e l’altra dedicata a progetti di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri.

Possono partecipare ai cantieri sperimentali i disoccupati e le disoccupate professionalmente qualificati OSS iscritti nell’elenco di uno dei Centri per l’impiego della Sardegna, residenti e domiciliati nel territorio regionale, e saranno assunti con contratto CCLN Sanità Pubblica. Sottolineando l’importanza di contemperare l’ampliamento della platea dei destinatari con le aspettative degli idonei nelle graduatorie attualmente vigenti per operatori sociosanitari che hanno partecipato al concorso indetto da ARES (Azienda Regionale della Salute), si propone di prevedere una riserva del 60 per cento sul totale dei posti disponibili, per ogni singola Azienda, in favore degli idonei facenti parte della graduatoria del concorso.

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