A settembre 2024 sono state immatricolate 121.666 autovetture, con una diminuzione del 10,75% rispetto alle 136.316 dello stesso mese dell’anno precedente, secondo i dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La flessione delle immatricolazioni rappresenta un segnale di contrazione del mercato delle auto nuove, confermando un trend di rallentamento rispetto all’anno scorso.
Parallelamente, si registra un aumento nei trasferimenti di proprietà delle auto usate, che hanno raggiunto le 443.993 unità, segnando un incremento del 3,97% rispetto ai 427.058 passaggi registrati a settembre 2023. Questo aumento suggerisce una maggiore propensione dei consumatori verso l’acquisto di vetture usate, probabilmente influenzata da vari fattori economici e dalla maggiore accessibilità delle auto di seconda mano rispetto alle nuove.
Il volume complessivo delle vendite nel mese di settembre 2024 è stato pari a 565.659 unità, comprendendo sia le vetture nuove che quelle usate. Di questo totale, il 21,51% è rappresentato da vetture nuove, mentre la maggioranza, ovvero il 78,49%, riguarda vetture usate. Questo dato evidenzia come il mercato dell’usato continui a dominare il settore automobilistico, confermando la preferenza dei consumatori italiani per soluzioni più economiche e convenienti, specialmente in un contesto economico caratterizzato da incertezze.
Le immatricolazioni di settembre sono state registrate nell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 30 settembre 2024, mentre i dati sui trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nello stesso mese. Questi dati offrono una panoramica dettagliata sull’andamento del mercato automobilistico italiano, che sembra caratterizzato da una riduzione della domanda per veicoli nuovi e da un contestuale incremento degli scambi di veicoli usati.
La contrazione delle immatricolazioni potrebbe essere legata a diversi fattori, tra cui l’aumento dei prezzi delle auto nuove, l’incertezza economica generale e la necessità di molti acquirenti di contenere i costi. D’altra parte, il mercato delle auto usate beneficia di una maggiore disponibilità di veicoli a prezzi più accessibili, il che rende questa opzione più appetibile per un numero crescente di consumatori.
Le percentuali riportate mostrano chiaramente la prevalenza del mercato dell’usato, con quasi quattro auto su cinque vendute a settembre che erano di seconda mano. Questo scenario non è insolito nel panorama italiano, dove il mercato dell’usato ha storicamente rappresentato una parte significativa delle vendite automobilistiche complessive, offrendo una valida alternativa per chi cerca di risparmiare senza rinunciare alla mobilità.
I dati forniti dal Ministero offrono anche una visione importante per gli operatori del settore, evidenziando la necessità di adattarsi a un mercato in trasformazione, in cui la domanda per auto nuove è in calo e quella per auto usate è in crescita. La flessione delle immatricolazioni di auto nuove e l’aumento dei trasferimenti di proprietà delle usate suggeriscono cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, probabilmente legati a una combinazione di fattori economici e pratici.