Durante l’Evento G7 di Alto Livello, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha delineato un nuovo approccio collaborativo con l’Africa, puntando su un rapporto di rispetto e valorizzazione delle risorse del continente. Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di supportare l’Africa nell’uso delle proprie terre coltivabili, che rappresentano il 65% delle terre agricole del pianeta, per garantire non solo autosufficienza alimentare, ma anche la valorizzazione della produzione locale.
Nel corso del G7 Agricoltura, tenutosi a Siracusa, l’Italia ha evidenziato la necessità di raggiungere la sovranità alimentare, sia in Africa che a livello globale. Secondo Lollobrigida, la chiave per un rapporto fruttuoso con l’Africa passa attraverso il trasferimento di know-how e la formazione. Questi elementi sono stati presentati come strumenti cruciali per aiutare il continente a sviluppare un sistema agricolo sostenibile e resiliente, capace di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
Lollobrigida ha poi ricordato la partecipazione di 11 Paesi africani al Forum Africa, in cui è stato ribadito l’obiettivo di garantire “buon cibo per tutti“. Questo impegno comune si inserisce in una strategia più ampia, mirata a favorire la sovranità alimentare e a rendere i Paesi africani sempre meno dipendenti da importazioni esterne per il proprio fabbisogno alimentare. La sostenibilità e la sicurezza alimentare sono temi centrali, e il Ministro ha spiegato come l’Italia stia promuovendo una collaborazione che possa assicurare lo sviluppo di un’agricoltura resiliente e autosufficiente, fondamentale per la stabilità economica e sociale dei Paesi africani.
L’evento di Siracusa ha rappresentato una tappa importante per preparare il G7 Sviluppo, che si terrà a Pescara di fine Ottobre. Il focus dell’incontro è stato l’investimento nell’apprendimento permanente, come base per creare posti di lavoro e migliorare la resilienza delle economie locali africane. In questo contesto, Lollobrigida ha ribadito che l’Italia intende avere un ruolo di leadership, guardando sia all’innovazione sia alla formazione, investendo risorse attraverso i fondi della cooperazione per sostenere la produzione alimentare.
“L’Italia sta svolgendo un ruolo di leadership grazie all’azione del Governo, guardando all’innovazione, alla formazione e alle imprese”, ha dichiarato Lollobrigida, evidenziando l’importanza di progetti concreti e investimenti in ambito agricolo e di formazione, per rafforzare la capacità dei Paesi africani di produrre cibo in modo sostenibile. La cooperazione con l’Africa, infatti, non è solo una questione di aiuto, ma rappresenta una vera e propria partnership, che mira a rendere il continente autonomo e capace di sfruttare appieno le proprie risorse.
Il Ministro ha anche sottolineato come l’investimento in formazione e innovazione sia cruciale per la creazione di nuovi posti di lavoro. Attraverso l’apprendimento continuo e lo sviluppo delle competenze locali, i Paesi africani potranno migliorare la propria resilienza e ridurre la vulnerabilità alle crisi alimentari globali. La formazione agricola, il miglioramento delle tecnologie di produzione e l’adozione di pratiche agricole più sostenibili sono stati identificati come aspetti fondamentali di questo percorso.
Lollobrigida ha ribadito che è necessario investire i fondi della cooperazione in progetti che promuovano la crescita economica e la sostenibilità, rafforzando le capacità produttive e migliorando l’accesso ai mercati internazionali per i prodotti africani. L’idea è quella di favorire lo sviluppo di filiere locali solide, che possano contribuire a generare ricchezza nelle comunità rurali, contrastando la povertà e incentivando la stabilità socio-economica.
Il Forum Africa ha rappresentato una preziosa occasione di dialogo tra l’Italia e i Paesi africani, con l’obiettivo di delineare strategie comuni per la crescita sostenibile. Il concetto di “buon cibo per tutti” sintetizza la necessità di promuovere un’agricoltura capace di produrre alimenti di qualità, accessibili e sufficienti per soddisfare i bisogni di tutte le popolazioni coinvolte, puntando su un modello di sviluppo agricolo basato sul rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle risorse locali.