Un diradamento copioso di capelli, oltre ad un fattore estetico, può aggravare conseguenze anche morali e sul piano psicologico, con una perdita di autostima e difficoltà nelle relazioni sociali. La chirurgia della calvizie oggi permette di rimediare al problema e recuperare una bella chioma. Le tecniche stesse sono in continua evoluzione e sempre più persone si sottopongono con successo al trapianto. Tra le ultime innovazioni c’è la possibilità di scegliere il trapianto a capelli lunghi, destinato in modo particolare alle persone, indistintamente uomini e donne, che preferiscono un trapianto senza rasatura o bendaggi.
“È buono premettere che le terapie tricologiche sono in generale molto meno invasive rispetto al passato – spiega il dott. Antonio Napoletano, specialista in chirurgia plastica ed esperto in trapianto di capelli –. Il trapianto a capelli lunghi è tra i metodi più recenti, applicato da un paio di anni. Si utilizza la tecnica FUE (Follicular Unit Extraction), ossia una procedura di autotrapianto: dalle aree del cuoio capelluto dove i capelli sono permanenti, come la nuca e le tempie, vengono prelevati i follicoli singolarmente in maniera omogenea e trasferiti nella zona dove il diradamento è evidente. Nel caso del trapianto a capelli lunghi, la strumentazione innovativa ci consente di prelevare le unità follicolari dalla zona donatrice con il capello lungo. Il paziente non ha bisogno, quindi, di rasare i capelli, ha un recupero immediato e soprattutto nessun tipo di impatto sociale, legato a cicatrici o piccole croste. Chiaramente spetta allo specialista valutare paziente per paziente se c’è possibilità di poter intervenire con il trapianto a capelli lunghi”.
Fino a qualche anno fa si pensava che un trapianto di capelli fosse un’operazione difficile da gestire. Oggi le tecniche sono evolute in modo importante. Nello specifico, il risultato che si ottiene con il trapianto a capelli lunghi è molto naturale e con il vantaggio di non lasciare segni visibili, perché sfoltisce in maniera omogenea tutta la zona del prelievo. Questo metodo permette, quindi, di nascondere l’intervento qualora non si voglia rivelarlo in modo palese. “Anche l’impatto del post operatorio è minimo – sottolinea il dott. Antonio Napoletano –, il paziente è libero di tornare subito alla vita quotidiana facendo solo piccole attenzioni nei primi giorni dopo il trapianto. La lunghezza dei capelli rimane la stessa di prima e l’area dalla quale vengono estratti gli innesti non sarà visibile. A prescindere che venga sistemata l’attaccatura dei capelli o la densità complessiva, i capelli trapiantati si fondono con i capelli naturali”.
Il trapianto a capelli lunghi si dimostra un metodo innovativo, sicuro ed efficace per dare una risposta concreta al disagio per la perdita precoce dei capelli, che si può manifestare anche in età prematura, sia negli uomini che nelle donne. Per ottenere i migliori risultati deve essere eseguito da un’equipe di professionisti specializzati con comprovata esperienza. Il valore aggiunto è anche un’assistenza dedicata nel decorso postoperatorio, per preservare le zone non trapiantate ed evitare ulteriore caduta dei capelli. Il dott. Antonio Napoletano è titolare dell’omonimo studio a Curti, nel casertano. Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, è esperto in trapianto di capelli e nelle nuove tecniche contro le calvizie.
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