Il 5 aprile 2014 segnava un momento cruciale per il mondo del vino italiano: il gruppo Lunelli (noto per il marchio Ferrari Trento Doc) annunciava l’acquisizione del 50% della storica cantina Bisol di Valdobbiadene, specializzata nella produzione di Prosecco Superiore. Quattro anni dopo, il gruppo completava l’acquisizione, raggiungendo il 100% delle quote. Oggi, la cantina trevigiana produce 4,5 milioni di bottiglie e rappresenta il 15% del fatturato del gruppo, con un giro d’affari di 22 milioni di euro.
Matteo Lunelli e l’acquisizione di Bisol1542
Matteo Lunelli, presidente di Bisol1542 e Ceo del gruppo Lunelli, racconta come è nata l’acquisizione: «Stavamo cercando da anni un marchio che incarnasse l’eccellenza del bere italiano. Quando incontrai Gianluca Bisol al Vinitaly 2013, iniziammo a dialogare per creare un progetto che garantisse continuità a un’azienda storica come la sua». Da quell’incontro è nata una collaborazione che ha portato Gianluca Bisol a diventare presidente onorario e ambasciatore dei vini del gruppo.
Investimenti e innovazioni a Valdobbiadene
Dopo l’acquisizione, il gruppo Lunelli ha effettuato investimenti significativi per migliorare la cantina. Negli ultimi cinque anni, sono stati spesi 4 milioni di euro per rinnovare impianti, macchinari e la linea di produzione. L’azienda ha puntato sulla ceramica per le riserve di Prosecco, una scelta innovativa per valorizzare i propri vini. Lunelli ha sottolineato anche l’importanza della formazione, affidando la produzione a un team giovane guidato dall’enologo Stefano Ferrante e avvalendosi di Uva Sapiens, un team di esperti che cura l’unicità dei vigneti.
Un esempio di questo impegno è il progetto di Campea di Miane, dove un vigneto parzialmente reimpiantato è diventato un vero e proprio gioiello, non solo per la produzione, ma anche come attrazione per i visitatori.
Riconoscimenti e successi internazionali
Recentemente, uno dei vini di Bisol, il Molera 2023, ha ricevuto i prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso, un risultato che testimonia la qualità del lavoro svolto. Altri riconoscimenti includono il Cartizze, premiato con 95 centesimi all’Italian Sparkling Trophy, e i Gondolieri, che hanno ottenuto 97 centesimi al Decanter World Wine Awards.
Espansione internazionale e nuovi mercati
Nonostante la crescita non sia stata significativa in termini di volumi, la strategia di Bisol si è concentrata su mercati internazionali, con una particolare attenzione agli Stati Uniti. Dopo le difficoltà incontrate sul mercato inglese a causa della Brexit, l’azienda ha riorientato l’export, con due terzi delle vendite all’estero e un milione e mezzo di bottiglie Docg prodotte, con l’obiettivo di raggiungere due milioni entro l’anno prossimo.
Scambio di competenze tra Prosecco Superiore e Trento Doc
Lunelli ha spiegato come il gruppo abbia portato nel mondo del Prosecco Superiore la propria esperienza nella gestione dei conferenti (i fornitori di uve), accumulata con Ferrari in Trentino, e una solida capacità di distribuzione e marketing. Al contempo, Bisol ha contribuito con la sua forte propensione internazionale, aiutando il gruppo Lunelli a rafforzare la propria presenza sui mercati globali.
Vendemmia e futuro del Prosecco Superiore
Nonostante un’annata complicata a causa delle piogge e una produzione inferiore rispetto al 2022, la vendemmia 2023 promette uve di alta qualità. Per il futuro del Prosecco, Lunelli crede che sia essenziale continuare a valorizzare il Prosecco Superiore e il territorio di Valdobbiadene, protetto dall’UNESCO, senza rinunciare al nome Prosecco: “È un grande vino, e così noi lo trattiamo in campagna e in cantina”.