Il 30 settembre avuto inizio il nuovo corso di laurea in “Medicine and Surgery” presso il Polo universitario Claudiana di Bolzano, con la partecipazione di 60 matricole. Questo progetto, nato dall’esigenza di formare medici direttamente sul territorio, rappresenta un traguardo significativo per la Provincia autonoma di Bolzano.
Il percorso verso l’accreditamento
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha ricordato il percorso che ha portato alla nascita del corso, sottolineando l’importanza della formazione medica locale per il rafforzamento del sistema sanitario e delle prospettive di ricerca in Alto Adige. Kompatscher ha parlato di un traguardo importante che offre nuove opportunità sia per la sanità che per il mondo accademico della regione.
Un’opportunità per studenti e medici
L’assessore alla Salute, Hubert Messner, ha definito l’apertura del corso come un “punto di partenza”, destinato a rendere l’Alto Adige un polo attrattivo per studenti e professionisti della salute. Messner ha sottolineato l’importanza di questo giorno per il territorio, che contribuirà a sviluppare il sistema sanitario locale e a renderlo più competitivo a livello nazionale e internazionale.
Un progetto dal respiro internazionale
Il coordinatore del progetto, Horand Meier, ha espresso soddisfazione per il successo dell’iniziativa, ringraziando tutti i partner coinvolti. In collegamento da Roma, il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Antonio Gasbarrini, ha descritto il corso come un progetto di respiro internazionale, con l’obiettivo di costruire collaborazioni con istituzioni di eccellenza in Europa, in particolare nell’area di lingua tedesca, e di offrire in futuro multiple degrees.
Innovazione e vicinanza alle esigenze locali
Il presidente del corso di laurea, Maurizio Sanguinetti, ha evidenziato gli aspetti innovativi del curriculum, progettato per raggiungere standard di competenza internazionalmente riconosciuti. Il percorso formativo si ispira ai modelli delle università europee e statunitensi, ma rimane attento alle esigenze specifiche del territorio, in particolare con un focus sull’insegnamento della medicina generale e delle cure primarie.