Valorizzazione del Patrimonio Nuragico per l’UNESCO: presentato il rapporto sullo sviluppo della Sardegna

Presentato a Cagliari il volume "Patrimonio nuragico e sviluppo della Sardegna" con la partecipazione di figure istituzionali, tra cui Meloni e Portas, per promuovere la candidatura UNESCO.

A Cagliari, ieri, 29 settembre 2024, nella sala della Fondazione di Sardegna è stato presentato il volume “Patrimonio nuragico e sviluppo della Sardegna: cultura, identità e turismo”, curato da Raffaele Paci e Andrea Zara. L’evento, organizzato dal Crenos, Centro Ricerche Economiche Nord Sud, e dall’Associazione “La Sardegna verso l’UNESCO”, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti istituzionali, sia pubblici che privati, a testimonianza dell’importanza di unire le forze per la valorizzazione del patrimonio archeologico della Sardegna.

Pierpaolo Vargiu, presidente dell’associazione promotrice, ha sottolineato l’importanza della collaborazione per valorizzare il patrimonio nuragico da ogni punto di vista. Ha ribadito la necessità di attivare risorse e azioni politiche che supportino questo obiettivo, continuando lungo la strada della cooperazione già avviata negli ultimi anni. La presentazione ha offerto un quadro chiaro delle potenzialità di sviluppo legate alla promozione dei siti nuragici e al loro riconoscimento UNESCO.

Il volume analizza dettagliatamente 32 siti nuragici, oltre al sito di Barumini già patrimonio UNESCO, coinvolgendo ben 222 Comuni e circa un milione di residenti nella programmazione territoriale. I curatori Paci e Zara hanno spiegato come l’analisi si sia concentrata non solo sugli impatti economici e turistici, ma anche sull’importanza di un approccio sistemico per garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo. Hanno inoltre evidenziato come l’interesse per i siti nuragici sia significativo, soprattutto durante le stagioni primaverili e autunnali, costituendo un’opportunità di estensione della stagione turistica oltre i tradizionali mesi estivi.

Il riconoscimento UNESCO, per quanto significativo, è considerato solo l’inizio di un percorso di valorizzazione del patrimonio nuragico. Gli interventi dei relatori hanno messo in evidenza la necessità di azioni complementari, che comprendano iniziative culturali, infrastrutturali, comunicative e organizzative, al fine di assicurare una fruibilità completa e sostenibile dei siti archeologici. L’integrazione di queste azioni nel contesto territoriale e il loro legame con le comunità locali rappresentano la vera chiave per uno sviluppo che porti benefici sia culturali che economici.

Durante il dibattito sono intervenuti diversi esponenti istituzionali, tra cui Ilaria Portas, Assessore Regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, Francesco Pigliaru dell’Università di Cagliari e CRENoS, e Gianfranca Salis della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Ilaria Portas ha sottolineato l’importanza del progetto come espressione di unità per tutta la Sardegna, ricordando i numerosi sforzi fatti dal 2017 per migliorare la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale attraverso tecnologie moderne e iniziative educative nelle scuole. Ha inoltre ribadito l’importanza di conservare e trasmettere alle future generazioni il ricco patrimonio storico sardo.

Francesco Pigliaru ha ribadito il valore del lavoro realizzato da Paci e Zara come strumento fondamentale non solo per la candidatura UNESCO, ma anche per affrontare le sfide future nel campo culturale e turistico. Il suo intervento ha rafforzato l’idea che il patrimonio nuragico rappresenta un elemento chiave dell’identità della Sardegna, capace di attrarre visitatori e di promuovere la conoscenza della storia dell’isola in tutto il mondo.

Anche Gianfranca Salis e Daniela Falconi, Presidente dell’ANCI Sardegna, hanno sottolineato la necessità di un lavoro di squadra e di un approccio strutturale per il territorio. Gli interventi coordinati e le azioni progettuali integrate risultano indispensabili per il successo della valorizzazione del patrimonio archeologico sardo.

Il Vicepresidente della Regione e Assessore della Programmazione, Giuseppe Meloni, ha definito il progetto “strategico” e fondamentale per raggiungere il riconoscimento dell’UNESCO. Meloni ha parlato della necessità di costruire basi solide per la valorizzazione della Sardegna, puntando su una collaborazione stretta tra le istituzioni, in particolare i Comuni, e i soggetti privati. Meloni ha dichiarato che il riconoscimento UNESCO è solo un punto di partenza e che la sfida sarà quella di creare una rete operativa che lavori costantemente per lo sviluppo culturale e turistico dell’isola, al di là di ogni appartenenza politica.

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