Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato a Roma il 28 settembre il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine durante il Consiglio dei Ministri, con l’aggiornamento dei dati alla luce delle revisioni di contabilità nazionale dell’Istat. Il Piano, trasmesso alle Camere, definisce le principali traiettorie di crescita economica e finanziaria dell’Italia per i prossimi sette anni, promuovendo una gestione prudente e sostenibile delle finanze pubbliche.
Il documento conferma la traiettoria della spesa primaria netta, un nuovo indicatore sotto la sorveglianza della Commissione Europea, con un tasso di crescita medio dell’1,5% nei prossimi sette anni. I tassi di crescita previsti sono: 1,3% nel 2025; 1,6% nel 2026; 1,9% nel 2027; 1,7% nel 2028; 1,5% nel 2029; 1,1% nel 2030 e 1,2% nel 2031. Questo andamento risulta coerente con gli obiettivi di stabilità finanziaria e contenimento del deficit, nel quadro delle nuove regole europee.
Il Governo punta a ridurre il rapporto deficit/PIL, fissandolo al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, per uscire dalla procedura per deficit eccessivo, contribuendo a stabilizzare la situazione economica del Paese. Secondo le stime aggiornate, il rapporto debito/PIL scenderà al 134,8% entro la fine del 2023, rispetto al 137,3% previsto in precedenza. Tuttavia, la discesa del debito sarà influenzata, almeno fino al 2026, dall’impatto delle compensazioni d’imposta relative ai Superbonus edilizi, introdotti a partire dal 2020. Solo dal 2027 si prevede un calo costante del rapporto debito/PIL, in linea con le nuove normative europee che richiedono una riduzione media annua di un punto percentuale di PIL una volta usciti dalla procedura per deficit eccessivo.
Il Piano Strutturale di Bilancio include un insieme di riforme e investimenti importanti, alcune in continuità con il PNRR, per migliorare la competitività dell’economia italiana e promuovere una crescita sostenibile. Tra gli obiettivi principali c’è il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’attuazione della riforma fiscale, che prevede un maggiore impegno nel recupero del gettito fiscale. Queste misure sono state concepite per contrastare il declino demografico e rilanciare il potenziale di crescita del Paese.
Giancarlo Giorgetti ha sottolineato come il Piano segua una linea “seria, prudente e responsabile”, in coerenza con l’azione del Governo sin dall’inizio del suo mandato. “Non lasciamo indietro nessuno,” ha dichiarato il Ministro, sottolineando l’impegno del governo per una crescita sostenibile, che tenga conto delle esigenze di tutte le fasce della popolazione, e un’attenzione particolare al miglioramento della competitività dell’economia.
Il Piano rappresenta un’importante guida per la gestione delle finanze pubbliche nei prossimi anni, garantendo la sostenibilità del debito e promuovendo un approccio integrato che include il sostegno alla domanda interna e agli investimenti pubblici. Le riforme previste mirano a rafforzare la posizione economica dell’Italia e a garantire stabilità e sviluppo a lungo termine, con un particolare focus sulle politiche del lavoro, sulla sostenibilità ambientale e sulla promozione dell’innovazione.
Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine 2025-2029 – da sito Ministero Economia e Finanze