Il Consiglio di Stato ha dato il via libera definitivo al regolamento del Liceo del Made in Italy, confermando l’assenza di ostacoli per l’avvio di questo nuovo percorso educativo. Dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Unificata Stato-Regioni, la Sezione Consultiva per gli Atti Normativi ha concluso l’iter di approvazione, rendendo possibile la creazione di un liceo unico nel suo genere, finalizzato a valorizzare le eccellenze del territorio e a formare le nuove generazioni in ambito economico, culturale e territoriale.
Nonostante l’approvazione definitiva, il percorso del Liceo del Made in Italy non è stato privo di difficoltà. In precedenza, il Consiglio di Stato aveva sospeso il proprio parere sul regolamento, generando critiche da parte delle opposizioni, che avevano definito la sospensione come “un altro fallimento del governo”. Questo passaggio ha sollevato dubbi sull’efficacia e la rapidità delle misure adottate, mostrando l’intenso dibattito politico attorno al progetto.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente fornito dati importanti riguardo l’apertura del nuovo liceo, che ha già preso il via in 30 istituti scolastici su tutto il territorio nazionale. Il Piano di Studi è stato strutturato per fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere appieno gli scenari storici, geografici e artistici, e per analizzare le interdipendenze tra i fenomeni locali, nazionali e internazionali, con una particolare attenzione all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Questo liceo mira a formare una nuova generazione di studenti capaci di comprendere e promuovere l’eccellenza italiana, combinando conoscenze culturali con competenze specifiche nei settori produttivi tipici del Paese.
La formazione linguistica riveste un ruolo fondamentale nel curriculum del nuovo liceo. Gli studenti acquisiranno competenze in due lingue straniere moderne, con un livello di padronanza equivalente al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda. Questa preparazione linguistica è cruciale per permettere ai futuri professionisti di interagire nei contesti internazionali, promuovendo efficacemente le eccellenze italiane all’estero.
L’obiettivo del Liceo del Made in Italy è chiaro: preparare i giovani per affrontare le sfide dell’economia globale e garantire loro una comprensione approfondita delle peculiarità del tessuto produttivo italiano. Le materie trattate includono economia, diritto, cultura italiana e gestione dei beni culturali, con un approccio volto a sviluppare sia competenze teoriche sia capacità pratiche che consentano agli studenti di inserirsi in contesti lavorativi dinamici e internazionali.
Il parere favorevole del Consiglio di Stato rappresenta un passo significativo verso la concretizzazione di un progetto ambizioso, che punta a valorizzare non solo l’educazione, ma anche il prestigio delle produzioni italiane nel mondo. L’istituzione del Liceo del Made in Italy, infatti, non si limita a fornire un’educazione standard, ma offre un percorso che integra profondamente la conoscenza del patrimonio culturale italiano con un’ottica di sviluppo economico e territoriale, creando figure professionali capaci di promuovere il “saper fare” italiano.
Il nuovo liceo avrà un ruolo chiave nell’educazione delle nuove generazioni riguardo al patrimonio manifatturiero e alle tradizioni produttive che hanno reso il Made in Italy celebre nel mondo. Grazie a un piano di studi innovativo, sarà possibile formare giovani dotati delle competenze necessarie per contribuire attivamente alla crescita e al rilancio dell’economia italiana, facendo leva sulle peculiarità del nostro Paese e sulle sue eccellenze.