Massimiliano Giansanti, attuale presidente di Confagricoltura, è stato nominato presidente del COPA, l’organizzazione che riunisce le principali associazioni agricole europee, rappresentando più di 22 milioni di agricoltori. La decisione è stata presa durante la sessione plenaria del Comitato di presidenza, svoltasi a Bruxelles.
Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, si è congratulato per la nomina, sottolineando come il nuovo incarico di Giansanti possa influenzare positivamente le decisioni della Commissione europea, orientandola verso politiche che non danneggino la sostenibilità economica delle imprese agricole. Tra le priorità programmatiche evidenziate da Rossi ci sono la riforma della Politica Agricola Comune (PAC), la protezione del reddito degli agricoltori e la promozione di condizioni commerciali eque con i Paesi terzi.
Nel suo discorso, Giansanti ha ringraziato i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al COPA e ha posto l’accento sulle sfide cruciali che attendono il settore agricolo europeo nei prossimi anni, tra cui l’eventuale allargamento dell’Unione Europea e la necessità di un budget più consistente per sostenere il comparto agricolo. “Non possiamo farci trovare impreparati di fronte a questi cambiamenti”, ha affermato Giansanti, promettendo di guidare il COPA con impegno e dedizione, e di agire come rappresentante di tutti gli agricoltori europei. Ha inoltre espresso la volontà di lavorare a stretto contatto con i vicepresidenti dell’organizzazione per raggiungere gli obiettivi prefissati.
“La competitività dell’agricoltura europea deve essere rafforzata per affrontare le sfide globali, in particolare rispetto a Stati Uniti e Cina”, ha aggiunto Giansanti. “Oltre alla revisione della PAC, è fondamentale garantire la difesa del reddito agricolo e assicurare che gli scambi commerciali con i Paesi terzi rispettino gli stessi standard di sicurezza alimentare e condizioni di lavoro applicati nell’UE”.
Giansanti ha poi sottolineato l’importanza di cambiare la percezione dell’agricoltura e della produzione alimentare, promuovendo una comunicazione trasparente e basata su dati scientifici per informare correttamente i consumatori. Questo approccio sarà fondamentale per restituire dignità e forza al settore agricolo europeo, coinvolgendo tutti gli attori della filiera.