Il successo turistico di un territorio, anche quando ricco di risorse artistiche, naturali e culturali come l’Umbria, è il risultato di scelte strategiche precise. Non è mai frutto del caso.
Anche le aree più promettenti ottengono risultati eccellenti solo grazie a una gestione efficace e a politiche mirate. Alcuni esempi sono:
- Gestione dell’immagine territoriale: Oggi più che mai è essenziale saper promuovere il proprio territorio, utilizzando strumenti di marketing che consentano di attirare una fetta significativa di nuovi turisti.
- Implementazione di politiche di sviluppo turistico: Si tratta di iniziative che favoriscono la cultura dell’ospitalità, potenziano la formazione a tutti i livelli (secondario, universitario e manageriale), migliorano la digitalizzazione delle infrastrutture turistiche e coordinano strategie sui social media per promuovere al meglio il territorio.
In questo contesto, l’Umbria si sta dimostrando una regione capace di capitalizzare le proprie risorse e di attirare sempre più visitatori. Ma cosa ci si può aspettare in termini di flussi turistici nel breve periodo, considerando i trend positivi registrati nei primi sette mesi del 2024?
Trend positivi per il turismo umbro: i primi 7 mesi del 2024 promettono bene
I dati relativi ai flussi turistici in Umbria negli ultimi due anni indicano un settore in forte espansione. Dopo un 2023 da record, con quasi 6,9 milioni di presenze, i primi sette mesi del 2024 hanno visto un ulteriore aumento del numero di visitatori. Questo trend positivo solleva una domanda cruciale: cosa possiamo aspettarci nel breve termine?
Proiezioni sul breve periodo: 2024 pronto a battere ogni record?
Se proiettiamo la crescita registrata nei primi sette mesi sull’intero anno e la confrontiamo con i dati del 2023, appare chiaro che il 2024 potrebbe essere l’anno migliore di sempre per il turismo umbro. La regione ha tutte le carte in regola per superare la soglia storica dei 7 milioni di presenze turistiche, un traguardo mai raggiunto prima.
Verso i 10 milioni di presenze? Un obiettivo ambizioso ma realistico
Considerando i punti di forza dell’Umbria – come il paesaggio, la cultura, la spiritualità, l’artigianato, gli eventi, l’enogastronomia e le attività sportive – è plausibile pensare che le presenze turistiche possano raggiungere una cifra simbolica di 10 milioni, senza incorrere nel problema dell’overtourism. Con una permanenza media stimata di 2,7 giorni, questo significherebbe gestire circa 3,7 milioni di arrivi all’anno, un numero sostenibile per una regione dalle grandi capacità ricettive.
Arrivi turistici: il 2024 come nuovo anno record
Anche gli arrivi turistici nei primi sette mesi del 2024 hanno superato le aspettative, con oltre un milione e mezzo di visitatori. Rispetto all’anno record 2023, si registra un incremento di 74 mila arrivi (+5,2%), e rispetto al 2019, anno pre-pandemia, un aumento di 147 mila arrivi (+10,8%).
Uno sguardo al futuro: il Giubileo del 2025 e l’Ottocentenario di San Francesco nel 2026
Guardando al futuro, il Giubileo del 2025 e l’Ottocentenario della morte di San Francesco nel 2026 rappresentano opportunità straordinarie per consolidare e aumentare ulteriormente i flussi turistici. Se i tassi di crescita del 2023 e 2024 dovessero confermarsi, l’Umbria potrebbe raggiungere i 3 milioni di arrivi entro il prossimo quinquennio.
L’Umbria sta vivendo un periodo di forte crescita turistica, frutto di strategie mirate e di una gestione efficace delle risorse. Il 2024 si preannuncia come un anno storico, e le prospettive per il futuro sono altrettanto promettenti. La regione sembra pronta a superare nuovi traguardi, continuando a offrire un’esperienza autentica e di alta qualità ai suoi visitatori.