Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Turismo 2024, e il tema scelto quest’anno è il turismo come promotore di pace. Nel suo messaggio, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha evidenziato come il turismo rappresenti molto più di una semplice attività economica, diventando un potente fattore sociale che crea legami tra culture diverse e favorisce il dialogo internazionale.
Il Codice mondiale dell’etica del turismo, adottato nel 1999 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, ricorda che il turismo è uno strumento di valorizzazione dei territori, nonché un mezzo di scambio interculturale che incoraggia l’incontro tra persone e istituzioni di diverse nazioni. Questa interazione rende il turismo un canale di comunicazione capace di promuovere pace e amicizia tra i popoli.
Santanchè ha sottolineato l’importanza di costruire, insieme a tutti gli attori del settore pubblico e privato, un ecosistema turistico basato su valori di uguaglianza, accessibilità, inclusività ed etica. Il diritto al turismo ha un duplice significato: da un lato garantire a tutti la possibilità di esplorare e conoscere le bellezze del mondo, dall’altro riconoscere ai territori il diritto di valorizzare le proprie potenzialità turistiche.
Ogni viaggio, ha affermato il Ministro, rappresenta un’opportunità per apprendere, comprendere e rispettare le differenze, contribuendo alla costruzione di un futuro di pace. Il turismo può essere un motore di crescita reciproca e uno strumento per promuovere armonia tra le nazioni, favorendo un dialogo costruttivo e un’integrazione tra popoli.
Infine, Santanchè ha ribadito che il turismo del futuro deve essere capace di arricchire le economie locali, ma soprattutto di nutrire le anime e promuovere valori di pace e cooperazione a livello globale.