La Regione Calabria entra nella fase attuativa della promozione delle sue eccellenze vitivinicole e olearie con l’istituzione degli elenchi professionali per gli operatori enoturistici e oleoturistici. Questa iniziativa rientra nelle linee guida approvate dalla Giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto, che mira a incentivare la crescita dei settori vitivinicolo e olivicolo non solo dal punto di vista agroalimentare, ma anche in ottica turistica.
L’Assessore Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha sottolineato come la Calabria sia una terra fortemente legata alla produzione di olio e vino, elementi centrali della gastronomia locale. Ora, grazie alle nuove direttive, i produttori e le aziende agricole che già offrono servizi come degustazioni, fattorie didattiche o agriturismi potranno estendere le loro attività al settore enoturistico e oleoturistico, amplificando l’offerta turistica legata al territorio.
Per poter operare in questi ambiti, sarà necessario presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune di competenza, tramite il Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive), e successivamente iscriversi agli elenchi regionali gestiti dal Dipartimento Agricoltura in collaborazione con i Comuni.
Gallo ha inoltre evidenziato come questa strategia, sviluppata con il Presidente Occhiuto, mira a sfruttare il potenziale paesaggistico e culturale delle aree vitivinicole e olivicole calabresi. L’obiettivo è favorire la nascita di un turismo integrato che coinvolga frantoi e cantine, permettendo loro di offrire servizi turistici di qualità legati alla cultura del vino e dell’olio.
La formazione e la sicurezza saranno elementi chiave per accedere agli elenchi professionali. I soggetti interessati dovranno possedere specifici titoli di studio o attestati professionali. Inoltre, l’Arsac e le principali organizzazioni dei settori vitivinicolo e oleario avranno il compito di promuovere la formazione teorico-pratica per gli addetti del settore, garantendo l’innalzamento della qualità dei servizi offerti ai turisti.
L’iniziativa non si limita alla creazione di nuovi servizi, ma punta anche a migliorare il marketing territoriale e la promozione della cultura del vino e dell’olio, settori che rappresentano il fulcro dell’economia e della tradizione calabrese.