Il rilancio della siderurgia italiana passa anche per Sanac, con due importanti manifestazioni di interesse arrivate per l’acquisizione dei complessi aziendali della società. Sanac, specializzata nella produzione e commercializzazione di materiali refrattari, è una realtà chiave per il settore siderurgico nazionale, con stabilimenti situati in diverse regioni italiane tra cui Toscana, Liguria, Piemonte e Sardegna. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso soddisfazione per questo sviluppo, in quanto le due offerte per Sanac dimostrano che l’azienda è tornata sulla via dello sviluppo, in parallelo al rilancio dell’ex Ilva.
Le manifestazioni di interesse sono giunte a seguito della chiusura del bando, avvenuta il 20 settembre, e riguardano l’acquisizione degli impianti produttivi di Assemini (CA), Gattinara (VC), Massa (MS) e Vado Ligure (SV). Sanac è un attore cruciale per la siderurgia italiana, e il lavoro svolto dai commissari ha già portato alla riattivazione delle commesse, precedentemente interrotte dalla vecchia gestione delle Acciaierie d’Italia. Attualmente, l’azienda conta oltre 260 addetti.
Il Ministro Urso ha sottolineato come il rilancio di Sanac si inserisca in un più ampio piano di ripresa del settore siderurgico italiano, in cui anche l’ex Ilva gioca un ruolo strategico. Entrambe le aziende sono al centro di procedure parallele che potrebbero segnare un nuovo capitolo per la siderurgia nazionale.
Il futuro di Sanac verrà deciso nelle prossime settimane, quando i commissari valuteranno le offerte ricevute per decidere se procedere con le fasi successive della vendita. Questa decisione sarà cruciale per il futuro degli stabilimenti e per il mantenimento dei posti di lavoro nelle regioni coinvolte.
Sanac si conferma dunque una risorsa fondamentale per l’industria italiana, e il suo rilancio rappresenta un passo significativo per il consolidamento della siderurgia nazionale.