Il discorso della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha posto l’accento sulle complessità dell’epoca attuale, sottolineando la necessità di un cambio di paradigma nel rapporto tra le nazioni. La guerra in Ucraina è stata descritta come una ferita profonda al sistema internazionale basato sulle regole, con effetti destabilizzanti che si estendono oltre i confini europei. Meloni ha insistito sull’interconnessione delle sfide globali, sottolineando che i problemi del Sud Globale sono anche quelli del Nord, come la scarsità di risorse, l’uso strumentale della fede religiosa e la crescente frammentazione geo-economica.
Tra i temi affrontati, l’intelligenza artificiale è stata evidenziata come una rivoluzione che richiede una governance globale. Meloni ha espresso preoccupazione per il potenziale impatto dell’IA sul lavoro, ribadendo l’impegno dell’Italia a promuovere un modello che coniughi innovazione, diritti e democrazia, come proposto durante la presidenza italiana del G7.
Il multilateralismo e la riforma delle organizzazioni internazionali sono stati al centro del suo intervento, con un chiaro riferimento alla necessità di rinnovare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Meloni ha sostenuto che ogni revisione debba rispettare i principi di uguaglianza e rappresentatività, senza creare nuove gerarchie permanenti. Ha inoltre ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina e il diritto di Israele a difendersi, auspicando al contempo la creazione di uno Stato palestinese.
Inoltre, Meloni ha parlato del Piano Mattei per l’Africa, un progetto volto a rafforzare i rapporti tra Italia e il continente africano, con investimenti strategici in vari settori. L’iniziativa mira a offrire soluzioni concrete per sostenere lo sviluppo locale, come il miglioramento della produzione agricola e la distribuzione di energia pulita.
Discorso intero al sito della Presidenza del Consiglio e video.