Con la sentenza del Tar Siciliano, il progetto FlyEye sul Monte Mufara, nelle Madonie, potrà finalmente vedere la luce. Il Tribunale ha rigettato il ricorso di alcune associazioni ambientaliste che si opponevano alla realizzazione dell’osservatorio, considerandolo strategico per l’osservazione spaziale europea. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, delegato alle politiche spaziali, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento della correttezza operativa del governo: “L’Italia prosegue sulla strada dello sviluppo, confermandosi protagonista anche nello spazio”.
L’osservatorio FlyEye sarà il primo di una serie di telescopi della rete globale del Programma di sicurezza spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dedicato al monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra e all’osservazione dello spazio profondo. Il ministro Urso ha sottolineato l’importanza strategica dell’opera per la Sicilia, comunicando la decisione anche al direttore dell’ESA, Josef Aschbacher. Il progetto FlyEye rappresenta un passo avanti per la scienza spaziale europea, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative per il controllo del nostro sistema solare.
Tra i sostenitori del progetto, anche autorevoli scienziati italiani che, attraverso un manifesto pubblico, hanno evidenziato l’importanza di un’infrastruttura con impatto ambientale ridotto e senza inquinamento luminoso. L’osservatorio contribuirà alla salvaguardia del parco delle Madonie, evitando la realizzazione di strutture più invasive e garantendo un equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela del paesaggio.
L’investimento previsto per la costruzione della struttura in Sicilia ammonta a 12 milioni di euro, con un indotto economico aggiuntivo stimato in circa 1,5 milioni di euro. Tuttavia, il progetto aveva subito diversi ritardi a causa delle autorizzazioni locali. L’ESA, nel 2023, aveva persino considerato lo spostamento del sito verso le Canarie, un’alternativa logisticamente più semplice. Grazie all’intervento del governo italiano, però, l’agenzia ha deciso di confermare la scelta delle Madonie, accelerando i tempi per la realizzazione del telescopio.
La decisione del Tar Siciliano è dunque cruciale per il futuro della politica spaziale italiana ed europea, con FlyEye destinato a diventare un punto di riferimento nella ricerca astronomica e nella sicurezza spaziale.