Il ristorante Senso, uno degli otto locali stellati del Trentino, potrebbe chiudere i battenti a febbraio. Lo chef Alfio Ghezzi, che dal 2019 gestisce il locale situato all’interno del Mart di Rovereto, non ha confermato ufficialmente la notizia, anticipata dal quotidiano L’Adige, ma ha rassicurato che i suoi 11 collaboratori avranno un futuro professionale sicuro. La chiusura del ristorante comporterà inevitabilmente la perdita della stella Michelin, un riconoscimento importante per la cucina locale.
La direzione del Mart ha preferito non commentare direttamente, limitandosi a ricordare che il contratto con Ghezzi è in scadenza. Attivo dal 2019, il ristorante offre un bistrot aperto negli orari del museo e cene stellate ogni venerdì, oltre a serate-evento. La possibile chiusura del Senso apre la strada a una nuova gestione, che sarà valutata anche dagli ispettori della Guida Michelin.
Con la chiusura del Senso, il Trentino potrebbe perdere uno dei suoi otto ristoranti stellati. Tra gli altri locali premiati con una stella Michelin si trovano: Peter Brunel Ristorante Gourmet ad Arco, El Molin a Cavalese, Dolomieu, Il Gallo Cedrone e Stube Hermitage a Madonna di Campiglio, Malga Panna a Moena e Locanda Margon a Trento/Ravina. Nel 2023, il ristorante L Chimpl di Sèn Jan di Fassa ha già chiuso, segnando una riduzione delle eccellenze nella regione.
In Alto Adige, invece, sono presenti ben 21 ristoranti premiati, tra cui l’Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler a Brunico, che vanta tre stelle Michelin ed è stato valutato il miglior ristorante italiano e 52° al mondo nella classifica “The World’s 50 Best Restaurants 2024”.
La chiusura di un ristorante stellato come il Senso potrebbe avere un impatto significativo sull’economia locale. Uno studio Michelin indica che un ristorante a una stella genera in media benefici diretti pari a 805 mila euro per il territorio, con il 75% dei clienti esteri che trascorre almeno una notte nella destinazione, aumentando i benefici indiretti per ospitalità, commercio e servizi. I ristoranti a due stelle arrivano a generare 2,4 milioni di euro, mentre i tre stelle toccano i 6,5 milioni di euro. Brunico, grazie all’Atelier Moessmer, è tra i dieci comuni italiani che traggono maggiori benefici da questo tipo di turismo, confermando l’importanza economica e culturale dei ristoranti stellati.