Ministero del Lavoro: Occupazione e sicurezza rafforzate nelle aree colpite dal sisma del 2016

Firmato un Protocollo d’intesa per promuovere l'occupazione e la sicurezza nelle aree colpite dal terremoto dell'Appennino Centrale del 2016 e 2017.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, insieme al Commissario Straordinario per il sisma 2016, Guido Castelli, ha presentato un Protocollo d’intesa per migliorare l’occupazione e la sicurezza nelle aree colpite dai sismi del 2016 e 2017. Durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il ministro ha sottolineato l’importanza di questo accordo, che prevede azioni mirate per favorire l’inclusione lavorativa e la crescita economica nelle regioni colpite.

Il Protocollo si propone di creare un modello di gestione innovativo per il territorio dell’Appennino Centrale, considerato un laboratorio per l’attuazione di strategie condivise. L’iniziativa include interventi volti a rafforzare il mercato del lavoro, la formazione professionale e il sistema di welfare territoriale, con un occhio particolare alla promozione dell’autoimpiego e del lavoro autonomo.

Misure specifiche per l’occupazione e lo sviluppo

Il piano prevede una serie di programmi territoriali mirati per l’area del cratere, che beneficerà di un’intensità di aiuti simile a quella prevista per il Mezzogiorno, grazie a fondi del Pnrr e del Fondo sociale europeo. Tra le misure più importanti ci sono incentivi per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, interventi contro la povertà educativa e il rafforzamento delle infrastrutture sociali.

Il Commissario Guido Castelli ha elogiato l’impegno del Governo Meloni nel fornire risorse e strumenti per la ricostruzione sociale ed economica delle aree colpite. Grazie a queste nuove risorse, i territori dell’Appennino Centrale avranno a disposizione servizi e opportunità aggiuntive per promuovere la ripresa. Questo si inserisce in una strategia più ampia volta alla rinascita delle comunità colpite dal sisma.

Il ruolo della sicurezza sul lavoro

Un altro tema centrale del Protocollo riguarda la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Nelle aree del cratere sono attivi oltre 9.000 cantieri per la ricostruzione privata e più di 3.500 cantieri pubblici, con un investimento totale di oltre 8 miliardi di euro. Di conseguenza, la formazione e l’organizzazione di cantieri sicuri diventano una priorità per proteggere i lavoratori, soprattutto nel settore edile. Il Protocollo prevede azioni specifiche per potenziare le misure di sicurezza e la formazione dei lavoratori impegnati nei lavori di ricostruzione.

Obiettivo: contrastare lo spopolamento

In un territorio già segnato da spopolamento e difficoltà economiche, il lavoro assume una funzione strategica. Oltre a promuovere la crescita, gli interventi puntano a frenare l’esodo della popolazione e a incentivare i giovani a restare o trasferirsi nelle aree colpite, dove saranno sviluppati nuovi servizi, infrastrutture e opportunità lavorative.

L’impegno del Ministero è di sostenere l’occupazione nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, in linea con la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Questo coinvolge forme di incentivazione per favorire l’assunzione di personale e il supporto all’autoimprenditorialità.

Foto da sito Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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