Il territorio della Provincia di Matera ha ottenuto il riconoscimento di area indenne da brucellosi negli ovini e nei caprini, a seguito di una valutazione positiva da parte della Commissione Europea. Questo traguardo è stato possibile grazie all’impegno dell’Azienda Sanitaria di Matera (ASM), che ha presentato una domanda tramite la Regione Basilicata e il Ministero della Salute. La decisione è stata formalizzata con l’adozione del Regolamento di esecuzione UE 2024/2032 del 29 luglio 2024, che certifica il rispetto delle condizioni stabilite dal Regolamento 2020/689 per la concessione dello status di area indenne.
Un importante traguardo per la salute animale e pubblica
Il riconoscimento come territorio indenne da Brucella abortus, B. melitensis e B. suis rappresenta una tappa fondamentale nella tutela della salute pubblica e animale. Questa malattia, infatti, è altamente contagiosa e può essere trasmessa dagli animali agli esseri umani, rappresentando un grave rischio per la sicurezza sanitaria. Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Sanità e Benessere Animale dell’ASM, Vincenzo Nola, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziando tutto il personale coinvolto e sottolineando la collaborazione tra i diversi enti e le strutture sanitarie che hanno contribuito al successo dell’iniziativa.
L’attività di prevenzione ha coinvolto non solo il personale del dipartimento veterinario, ma anche l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, i responsabili degli stabilimenti che detengono gli animali, e diverse altre strutture della ASM. Questo riconoscimento si aggiunge ad altri importanti traguardi raggiunti negli anni precedenti, come l’eradicazione della tubercolosi bovina e della brucellosi nei bovini e nei bufalini, confermando la capacità della sanità pubblica locale di raggiungere elevati standard sanitari.
Impatto economico e commerciale
Oltre al valore sanitario, il riconoscimento di provincia indenne da brucellosi ha una significativa ricaduta economica. Questo status facilita infatti la commercializzazione degli animali e dei prodotti di origine animale, favorendo gli operatori del settore agroalimentare. L’eradicazione della malattia non solo tutela la salute dei consumatori, ma migliora anche la competitività delle aziende agricole locali, agevolando l’accesso a nuovi mercati e rafforzando la fiducia nei prodotti del territorio.
Maurizio Friolo, Commissario Straordinario dell’ASM, ha evidenziato l’importanza di questo risultato sia dal punto di vista sanitario che organizzativo. La rete sanitaria dell’ASM ha dimostrato di essere capace di intervenire in modo capillare e garantire prestazioni di alta qualità, con un impatto positivo sull’intera economia locale.