Centouno bare di cartone, simbolo delle 101 morti sul lavoro registrate in Veneto nel 2023, sono state trasportate a bordo di un pontone attraverso il Canale della Giudecca a Venezia. L’iniziativa, promossa dalla Uil del Veneto, ha visto il pontone attraversare punti iconici della città, come la Basilica della Salute, Piazza San Marco e il Palazzo Ducale, in una manifestazione silenziosa ma di forte impatto emotivo.
L’azione si inserisce nel quadro delle iniziative sindacali volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali come la sicurezza sul lavoro e la prevenzione delle morti bianche. Come ha spiegato il segretario regionale della Uil, Roberto Toigo, l’elemento dell’acqua è stato scelto per rappresentare il contesto veneziano e per dare maggiore risonanza alla gravità del fenomeno: “Ogni tre giorni e mezzo, una persona non fa ritorno a casa, lasciando famiglie e colleghi nella disperazione”.
I dati sulle morti sul lavoro in Veneto sono allarmanti: nel 2024, con i dati aggiornati al 31 luglio, si contano già 37 decessi, una cifra che si è aggravata ulteriormente nei mesi estivi. Ma non è solo il numero delle vittime a preoccupare. Anche gli infortuni sul lavoro continuano a essere elevati. Nel 2021, si sono registrati 70.528 infortuni, saliti a 84.547 nel 2022 e ridottisi leggermente a 69.643 nel 2023. In questo periodo, il Veneto è riuscito a ottenere un lieve miglioramento, con una diminuzione dell’1% degli infortuni tra il 2021 e il 2023. Tuttavia, come evidenzia la Uil, nonostante il lieve calo, il problema resta grave, soprattutto in confronto ad altre regioni come la Lombardia, che ha registrato un aumento del 7,82% nello stesso periodo.