Sardegna: l’acqua strategica per le rinnovabili

L’ass. Cani: Non possiamo prescindere dall’idroelettrico per la nostra transizione energetica

Per adesso c’è stata una presa di contatto tra la Regione e i Comuni interessati al Bacino Imbrifero Montano del Taloro e le quattro centrali idroelettriche. L’importanza è data anche dalle dichiarazioni dell’assessore che non vuole per niente prescindere dall’idroelettrico per la transizione energetica dell’Isola. Tra l’altro, con gli impianti gestiti ora dall’Enel è in corso una vertenza a seguito di una legge regionale che riportava la gestione degli invasi in capo al sistema regionale. Le prossime udienze sono previste per il mese di ottobre.

L’incontro ha permesso di approfondire quello che è il ruolo delle centrali idroelettriche per la produzione di energia da fonti rinnovabili e del futuro del territorio alla scadenza delle concessioni.
“L’acqua – ha dichiarato l’assessore dell’industria, Emanuele Cani – è un bene comune e fa parte della nostra strategia per il futuro energetico dell’isola. Il BIM del Taloro – ha proseguito – è, in questo senso, determinante. La Regione è intenzionata ad avviare un percorso con il Consorzio e i Comuni aderenti per definire, insieme, il futuro di queste concessioni, decidere come possano entrare nella futura Agenzia Regionale per l’energia e – ha concluso l’esponente dell’Esecutivo – prevedere un piano chiaro di benefici per il territorio”.

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