Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ricevuto a Palazzo Piacentini il Ministro del Commercio Cinese, Wang Wentao, in un incontro di grande importanza per il Partenariato Strategico Globale tra Italia e Cina. Questo incontro rappresenta un nuovo capitolo nei rapporti bilaterali tra i due Paesi, in un momento simbolico che coincide con le celebrazioni dei 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, figura storica che simboleggia il dialogo tra Oriente e Occidente.
L’incontro segue la visita di Urso a Pechino dello scorso luglio e quella del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, entrambe finalizzate a rafforzare la cooperazione economica e commerciale tra Italia e Cina. “È nostra intenzione intensificare i rapporti tra i due Paesi in uno spirito di piena collaborazione e trasparenza, specialmente nell’ambito dell’interscambio commerciale e degli investimenti reciproci“, ha dichiarato il Ministro Urso.
Cooperazione e riequilibrio della bilancia commerciale
Durante l’incontro, i due ministri hanno ribadito l’importanza di rafforzare ulteriormente la cooperazione economica tra le imprese italiane e cinesi, con un focus particolare su settori strategici come la tecnologia green e la mobilità elettrica. Il Ministro Urso ha sottolineato l’obiettivo di riequilibrare la bilancia commerciale, promuovendo investimenti che possano beneficiare entrambe le economie, in un quadro di reciproca trasparenza.
Dazi sulle auto elettriche e soluzioni negoziali
Uno dei temi più delicati affrontati durante l’incontro è stato quello dei dazi sull’import di auto elettriche cinesi in Europa, un argomento di grande attualità nel panorama commerciale internazionale. Urso ha espresso la posizione italiana, che si allinea a quella del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, a supporto della proposta della Commissione Europea di ripristinare condizioni di equità commerciale. “L’Italia auspica che si arrivi a una soluzione negoziale a Bruxelles o presso il WTO”, ha dichiarato Urso, ribadendo l’importanza di evitare una guerra commerciale, che non gioverebbe a nessuno.
Urso ha anche chiarito che l’apertura dell’Italia agli investimenti cinesi nel settore automotive è una decisione di lungo periodo, presa oltre un anno fa, e che non è influenzata dalle recenti dispute commerciali. Questo impegno rientra nella strategia di lungo respiro delineata all’interno del Partenariato Strategico Globale Italia-Cina, rinnovato durante la visita del Presidente Meloni a Pechino.
Conclusioni e prospettive future
L’incontro tra i due ministri si inserisce in un quadro più ampio di rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Cina. Entrambi i Paesi stanno lavorando per intensificare la collaborazione in settori chiave per il futuro, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica.
Urso ha concluso ribadendo che l’Italia è impegnata a creare condizioni favorevoli per gli investimenti e la crescita economica reciproca, sottolineando l’importanza di mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la Cina. “La nostra scelta di aprire agli investimenti cinesi nel settore automotive fa parte di una strategia di politica industriale di lungo termine”, ha aggiunto il ministro.
L’incontro ha gettato le basi per ulteriori sviluppi futuri nella cooperazione tra Italia e Cina, con l’obiettivo di promuovere un commercio più equilibrato e opportunità di investimento che possano beneficiare entrambe le economie.
Foto da sito MIMIT