Un’opportunità unica per l’artigianato artistico abruzzese si presenta all’orizzonte: la possibilità di ottenere una certificazione di qualità che aggiunge valore e, soprattutto, apre le porte ai mercati internazionali. Si tratta dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP), un riconoscimento che può trasformare radicalmente la visibilità e la competitività delle produzioni regionali.
Questo scenario promettente è reso possibile grazie al bando promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, dedicato alla creazione dei “disciplinari di prodotti non alimentari”. Il bando, operativo dal 16 settembre, segna un percorso decisivo verso l’ottenimento di questa prestigiosa certificazione. Per questo, i rappresentanti delle principali associazioni dell’artigianato abruzzese, come Casartigiani, Claai, CNA e Confartigianato, si sono riuniti a Pescara in un incontro congiunto. Anche il Polo del Made in Italy e l’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico di Guardiagrele, una delle principali vetrine nazionali del settore, hanno partecipato a questo tavolo di lavoro.
L’artigianato artistico, specialmente in settori come la ceramica e l’oreficeria, da sempre fiore all’occhiello dell’Abruzzo, non rappresenta solo un importante biglietto da visita culturale, ma è anche un potente strumento per rivitalizzare i borghi e le aree interne della regione, dove queste tradizioni hanno avuto origine. Grazie a scuole e istituzioni formative specializzate, l’artigianato abruzzese attira anche l’interesse delle nuove generazioni.
“Per noi” hanno dichiarato i partecipanti al tavolo di lavoro, “si tratta di una sfida significativa. Il nostro ruolo, come associazioni, è di raccogliere le esigenze delle imprese interessate attraverso le nostre sedi e di favorire la partecipazione attiva sul territorio, individuando potenziali beneficiari. Offriremo loro tutta la consulenza necessaria per ottenere questo importante riconoscimento”.
Il bando, disponibile sul sito del Ministero e con scadenza per la presentazione delle domande fissata alle ore 12 del 31 ottobre, mette a disposizione 3 milioni di euro a livello nazionale. Questi fondi saranno destinati alle associazioni di produttori per coprire le spese di consulenza tecnica legate alla stesura dei disciplinari per i prodotti industriali e artigianali. Chi otterrà la certificazione potrà beneficiare delle tutele europee riservate alle Indicazioni Geografiche Protette (IGP).
Questo riconoscimento non sarà solo simbolico: a partire dal 1° dicembre 2025, la predisposizione del disciplinare sarà una condizione indispensabile per poter registrare un prodotto artigianale o industriale con marchio IGP. Ciò permetterà di estendere le stesse tutele attualmente riservate al settore agroalimentare anche ai prodotti artigianali, promuovendo così le eccellenze locali e regionali a livello internazionale.