L’export del vino italiano continua a mostrare segnali di forza nel 2024, con il Veneto che mantiene il ruolo di leader grazie alle vendite del Prosecco. Tuttavia, altre regioni come il Trentino-Alto Adige registrano un rallentamento, evidenziando un panorama complesso e differenziato per il settore vinicolo.
Veneto al comando grazie al Prosecco
Nei primi sei mesi del 2024, l’export vinicolo veneto ha registrato un incremento del +5,7%, con le esportazioni del Prosecco che hanno toccato un aumento del +12% tra gennaio e maggio. Questa crescita ha contribuito in maniera significativa ai 1,4 miliardi di euro di ricavi della regione, che rappresenta oltre un terzo delle esportazioni vinicole italiane. Oltre al Prosecco, altri vini veneti come l’Amarone della Valpolicella, il Soave e il Pinot Grigio delle Venezie continuano a rafforzare la posizione del Veneto sui mercati internazionali.
Dati contrastanti per altre regioni
Mentre il Veneto continua a crescere, altre regioni mostrano dati più contrastanti. In Trentino-Alto Adige, le esportazioni vinicole hanno subito una flessione del -5,1%, raggiungendo un valore di 311,1 milioni di euro. Questo rallentamento è significativo, considerando la tradizione vinicola della regione. Anche il Friuli Venezia Giulia ha registrato un lieve calo, con un -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Al contrario, l’Emilia Romagna ha mostrato una crescita robusta del +7%, posizionandosi nella top 5 delle regioni esportatrici con 231 milioni di euro.
La competizione internazionale e i mercati chiave
A livello nazionale, l’export del vino italiano ha totalizzato 3,886 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2024, segnando un incremento del +3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli Stati Uniti rimangono uno dei principali mercati di riferimento, con un aumento delle importazioni di vino italiano del +5,7%. Anche il Regno Unito e il Canada hanno registrato crescite rispettivamente del +4,7% e del +1,3%. Tuttavia, la Germania ha mostrato una flessione del -9%, confermando le difficoltà del mercato tedesco per i produttori italiani. Anche i paesi asiatici, come Giappone, Cina e Corea del Sud, hanno visto un calo delle importazioni.
Toscana e Piemonte
Tra le regioni vinicole di punta, la Toscana ha ottenuto ottimi risultati con una crescita del +3,5% nelle esportazioni, raggiungendo 593,9 milioni di euro. I vini toscani più rinomati, come il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano, continuano a rafforzare la reputazione della regione sui mercati globali. Al contrario, il Piemonte ha registrato una lieve flessione del -2,2%, con un valore di 565,7 milioni di euro, nonostante i suoi rossi di prestigio come il Barolo e il Barbaresco continuino a essere molto apprezzati.