In Italia sono circa 13 mila le lavoratrici e i lavoratori a cui si applica il Contratto di lavoro UNEBA, di cui circa 7 mila operano in Toscana. Questi professionisti garantiscono quotidianamente assistenza nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e nelle RSD (Residenze Sanitarie per Disabili). Tuttavia, a cinque anni dalla scadenza del contratto, la trattativa per il rinnovo è ancora in stallo, con Uneba che ha proposto un aumento di soli 50 euro lordi al mese, una cifra giudicata inadeguata dai sindacati. Dopo una serie di proteste, tra cui l’ultima manifestazione avvenuta in Toscana il 19 luglio, è stato proclamato uno sciopero nazionale per lunedì 16 settembre, con azioni regionali in diverse città.
In Toscana, le segreterie regionali di FP CGIL, CISL FP, Fisascat CISL, UIL FPL e UILTucs hanno organizzato una manifestazione a Firenze, davanti alla sede della giunta regionale in piazza Duomo, dalle 9.30 alle 11.30 del 16 settembre.
I lavoratori chiedono un rinnovo contrattuale che riconosca loro un salario dignitoso e condizioni di lavoro più eque. Come già accaduto nella manifestazione di luglio, una delegazione sindacale sarà ricevuta dall’assessorato al Sociale, con l’obiettivo di ottenere impegni concreti da parte delle istituzioni regionali e delle associazioni datoriali per ridisegnare il modello del Terzo settore, che in Toscana conta oltre 55 mila addetti e altrettanti utenti. In totale, più di 100 mila famiglie toscane sono coinvolte, attendendo risposte chiare e tangibili non solo sui servizi ma anche sul fronte del lavoro.
Ai rappresentanti di UNEBA Toscana viene richiesto di presentare proposte più serie al tavolo nazionale per il rinnovo del contratto e di collaborare, insieme agli altri datori di lavoro e alla politica, per costruire un percorso che metta al centro i diritti dei lavoratori e la tutela della salute, valori fondanti della tradizione toscana nel riconoscimento dei diritti di cittadinanza.