Secondo Coldiretti Toscana, il 63,3% dei bambini toscani porta a scuola merende poco salutari, preferendo snack dolci e ricchi di calorie. Solo una minoranza, il 36,2%, consuma a ricreazione frutta, yogurt o succhi di frutta senza zuccheri aggiunti. Nonostante i progressi rispetto agli anni passati, la presenza di prodotti di bassa qualità e ad alto contenuto calorico negli zaini scolastici rimane preoccupante. A complicare la situazione, all’interno di molte scuole toscane ci sono distributori automatici che offrono principalmente snack poco salutari, piuttosto che promuovere opzioni alimentari più genuine.
Questo scenario emerge dai dati raccolti da Okkio alla Salute in vista dell’inizio dell’anno scolastico il 16 settembre. Coldiretti Donne Impresa Toscana, in collaborazione con Campagna Amica e l’Ufficio Scolastico Regionale, sarà nuovamente in prima linea con il progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, volto a sensibilizzare gli studenti su scelte alimentari più sane. “Continuiamo il nostro impegno nelle scuole, dove proponiamo numerose attività e strumenti didattici, anche multimediali, per guidare gli studenti in un viaggio alla scoperta dell’agricoltura, della dieta mediterranea e dell’importanza di una corretta alimentazione” – afferma Michela Nieri, coordinatrice di Donne Impresa Coldiretti Toscana. L’obiettivo è ridurre l’uso di cibi poco salutari, considerati una delle principali cause del sovrappeso infantile, che colpisce un bambino su quattro. Promuoviamo invece una dieta varia ed equilibrata, basata su prodotti stagionali e locali.
Nonostante alcuni miglioramenti, come l’aumento dal 32,4% al 36,2% dei bambini che fanno uno spuntino adeguato, c’è ancora molto da fare. Un terzo dei bambini non fa una colazione equilibrata e consuma regolarmente merendine, biscotti, caramelle e altri dolci (30,2%). Questi comportamenti, associati a sedentarietà e poca attività all’aria aperta, contribuiscono al sovrappeso che colpisce il 24% dei bambini in Toscana, mettendo a rischio la loro salute a lungo termine.
Anche i distributori automatici rappresentano un ulteriore problema: solo un terzo offre succhi e frutta fresca, mentre nessuno propone yogurt, latte o snack a base di verdure. Per questo, Coldiretti invita le scuole a incentivare la vendita di prodotti naturali, freschi e di stagione, preferibilmente Made in Italy, favorendo così scelte alimentari più salutari per i giovani studenti.