Siglata intesa tra Giunta provinciale e sindacati sul Progettone in Trentino

A quasi due anni dalla riforma del Progettone, la Giunta provinciale e i sindacati hanno firmato un accordo per attuare nuove misure per i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro

La Giunta provinciale del Trentino, con l’assessore Achille Spinelli, ha raggiunto un’importante intesa con i sindacati Cgil, Cisl e Uil per l’attuazione della riforma del Progettone, approvata nel 2022. Questo strumento, attivo da oltre quarant’anni, rappresenta un’opportunità occupazionale per i lavoratori senior, espulsi dal mercato del lavoro. Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil del Trentino, ha definito l’accordo come un “punto di partenza” per garantire l’inclusione sociale attraverso un sistema di lavori socialmente utili.

Tre punti principali dell’accordo

Il testo firmato oggi introduce tre importanti interventi per migliorare l’efficacia del Progettone:

  1. Inclusione sociale e formazione professionale: il Progettone continuerà a essere uno strumento di inclusione per i soggetti più deboli, con un aumento delle opportunità di formazione e riqualificazione professionale, anche attraverso percorsi personalizzati. Per i lavoratori più fragili, è previsto l’inserimento in servizi di pubblica utilità.
  2. Contratto collettivo provinciale: sarà applicato un nuovo contratto collettivo, che dovrà essere firmato dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative, per garantire diritti e tutele ai lavoratori coinvolti nel Progettone.
  3. Clausola sociale: per proteggere i lavoratori dalle variazioni nei soggetti incaricati dei lavori, viene introdotta una clausola che obbliga il nuovo affidatario a impiegare le stesse persone. In caso di fallimento della ricollocazione sul mercato del lavoro, i lavoratori manterranno comunque la propria posizione nel Progettone.

Cgil: no a criteri restrittivi per l’accesso al Progettone

Nonostante l’accordo, i sindacati chiedono ancora di definire meglio i criteri di accesso al Progettone. La Cgil del Trentino è particolarmente chiara su questo punto: non devono essere introdotti criteri restrittivi, poiché gli ingressi sono già stabili, mentre le uscite, soprattutto per pensionamento, sono superiori. Inoltre, il segretario Grosselli ha sollecitato una revisione delle modalità di accesso al “Progettone stagionale”, riservato ai lavoratori che non hanno ancora maturato il requisito dell’anzianità contributiva, ma che si trovano a più di otto anni dal pensionamento.

 

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