I Progetti di Azioni Regionali per l’Inclusione (P.A.R.I.) lanciati dalla Regione Veneto nel 2023 mirano a colmare il gender gap nel mondo del lavoro. Con un investimento di quasi 10 milioni di euro, questi progetti si concentrano su modelli di intervento innovativi, linguaggi e strumenti capaci di affrontare le barriere culturali e strutturali che ostacolano la parità di genere, migliorando l’equilibrio tra vita privata e lavorativa.
Un bando per l’uguaglianza di genere
Il bando, aperto nell’agosto 2023, ha sostenuto progetti che affrontano la disparità di genere in settori chiave. I fondi provengono dal progetto europeo PR Veneto FSE+ 2021-2027, con l’obiettivo di promuovere la parità di genere, uno dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030. Fino ad agosto 2024 sono stati completati 1.094 interventi, inclusi borse di ricerca, workshop e seminari, in collaborazione con università e altri enti locali.
STEM e transizione digitale
Una parte significativa dei progetti è incentrata su STEM/STEAM, ambiti cruciali per affrontare la transizione digitale, dove le donne rappresentano solo il 14% delle laureate in Veneto. Questi settori sono considerati strategici per ridurre il gender gap e aumentare la partecipazione femminile in ruoli altamente qualificati.
La leadership femminile e l’occupazione giovanile
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato come il bando si concentri su aspetti fondamentali quali la leadership femminile, l’imprenditorialità, la diversity e i modelli organizzativi del lavoro. Tra i temi più urgenti anche il gender pay gap e l’occupazione delle giovani donne. Zaia ha affermato: “La sfida è anche quella di incrementare la conoscenza dei meccanismi da cui dipende la disparità di genere, per cercare di individuare ulteriori linee di intervento delle politiche regionali.”
Risultati sul territorio
Treviso è la provincia con il maggior numero di interventi, seguita da Venezia, Vicenza e Verona. Le ore totali dedicate ai progetti ammontano a 14.433, a dimostrazione di un impegno concreto per favorire il cambiamento. Con la conclusione dei progetti prevista entro il primo semestre del 2025, si attendono ulteriori risultati per ridurre le disuguaglianze e favorire un mercato del lavoro più equo.