Il valore delle esportazioni del Trentino nel secondo trimestre 2024 è rimasto pressoché invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando un leggero calo dello 0,1%, con un totale di 1,38 miliardi di euro. Secondo i dati dell’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento, basati su analisi Istat, questa variazione è in linea con il trend nazionale (+0,5%) e quello del Nordest (-0,3%).
Nel primo semestre, la variazione complessiva si è attestata su un -1,6%, evidenziando una leggera contrazione rispetto all’anno precedente. Le esportazioni trentine, costituite per oltre il 95% da prodotti dell’attività manifatturiera, riflettono la prevalenza di tre categorie principali: macchinari ed apparecchi (21,6%), prodotti alimentari (17,3%) e mezzi di trasporto (13,2%), che insieme rappresentano oltre il 52% delle esportazioni provinciali.
L’Unione Europea rimane il principale mercato di destinazione per le merci trentine, assorbendo il 58,3% delle esportazioni e il 79,3% delle importazioni. Tra i Paesi, la Germania si conferma come il primo partner commerciale, con 217 milioni di euro di esportazioni nel periodo aprile-giugno 2024, pari al 15,8% delle vendite totali. Seguono gli Stati Uniti con 171 milioni di euro (12,4%), la Francia con 137 milioni di euro (9,9%) e il Regno Unito con 109 milioni di euro (7,9%).
Nel confronto con il 2023, i dati di vendita sono rimasti stabili per la maggior parte delle destinazioni, ma si sono registrati aumenti significativi verso la Spagna (+21,4%) e la Polonia (+35,1%).
Sul fronte delle importazioni, nel secondo trimestre del 2024 si sono raggiunti 899 milioni di euro, confermando una fase di stagnazione economica. I principali beni importati riguardano i mezzi di trasporto (22,2%), seguiti da legno, prodotti in legno, carta e stampa (14,1%) e prodotti alimentari (11,0%).