L’edificio dell’ex facoltà di lettere a Trento subirà un’importante trasformazione. Grazie ad un progetto di riqualificazione architettonica, il complesso diventerà il nuovo “Polo innovazione, cultura e impresa” della città. Il Comune di Trento ha recentemente firmato due atti fondamentali per dare inizio ai lavori di restyling, puntando principalmente sul recupero degli esterni. L’intervento, che avrà un costo complessivo di circa 2,3 milioni di euro, è stato affidato all’azienda Nerobutto di Grigno, che ha presentato un’offerta di 1,95 milioni, inclusi gli oneri di sicurezza.
Il restauro riguarderà principalmente gli intonaci, i serramenti e il ripristino estetico dell’edificio. I lavori inizieranno in autunno, segnando così il primo passo verso la rinascita dell’area circostante il compendio Santa Chiara. Questo progetto rientra in un piano più ampio, denominato “Santa Chiara Open Lab”, che prevede la riqualificazione di altri edifici storici, come l’ex mensa universitaria Santa Chiara e l’ex Buco Tosolini.
Investimenti per il futuro della città
Il piano di rinnovamento dell’ex facoltà di Lettere non è l’unico progetto ambizioso in cantiere per l’area. A breve distanza dall’edificio universitario, l’ex mensa Santa Chiara verrà trasformata in un Urban Center, che ospiterà le sedi degli ordini degli Architetti e degli Ingegneri, oltre a uno spazio dedicato ai giovani. Il Comune di Trento ha già pubblicato un avviso preliminare per l’affidamento della gestione dello “Spazio Giovani” che sorgerà proprio negli spazi abbandonati dell’ex mensa. Questo spazio, destinato principalmente a ragazzi e giovani adulti tra i 16 e i 30 anni, avrà una forte impronta culturale e promuoverà il protagonismo giovanile.
L’amministrazione prevede di finanziare il servizio di gestione dello spazio giovani con 80.000 euro annui fino al 2027, con l’opzione di prolungare il contratto fino al 2029. Il progetto mira a incentivare la partecipazione attiva dei giovani attraverso attività di co-progettazione e la sperimentazione di nuove forme di gestione degli spazi comuni. Eventuali costi aggiuntivi dovranno essere coperti con risorse proprie o tramite fondi esterni, come sponsorizzazioni o bandi locali ed europei.
L’importanza del recupero urbanistico
Il recupero dell’area Santa Chiara è un passo cruciale per restituire alla città di Trento spazi pubblici e culturali di grande valore. Non solo contribuirà a rigenerare il tessuto urbano, ma creerà anche nuove opportunità per la comunità locale, in particolare per i giovani. Il progetto “Santa Chiara Open Lab” rappresenta una visione innovativa e sostenibile per il futuro del capoluogo trentino, ponendo l’accento su innovazione, cultura e partecipazione attiva.