Un violento nubifragio ha colpito la Toscana, portando con sé piogge intense, grandine e venti che hanno superato i 100 km orari. Il maltempo ha gravemente danneggiato le produzioni agricole e le strutture, in particolare lungo la costa. In Maremma, una tromba d’aria ha scoperchiato capannoni, danneggiato tetti, distrutto vigneti e abbattuto alberi, creando danni ingenti. In diverse aree della regione, le precipitazioni hanno interrotto una vendemmia che si prospettava promettente. La pioggia ha reso i terreni impraticabili, rallentando le operazioni di raccolta e suscitando timori per la qualità delle uve, messe a dura prova dal maltempo. Questo quadro emerge dalla ricognizione di Coldiretti Toscana, che ha monitorato gli effetti della forte ondata di maltempo abbattutasi sulla regione domenica 8 settembre, causando diffusi disagi e danni.
“La nostra agricoltura dipende dal clima e siamo consapevoli dei rischi che comporta. Tuttavia, l’aumento di eventi climatici estremi sta mettendo in crisi le aziende agricole, privandole delle risorse necessarie alla loro sopravvivenza e costringendole, in alcuni casi, all’abbandono delle campagne” ha dichiarato Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana. “I cambiamenti climatici, dal 2019 ad oggi, hanno ridotto di un quinto la produzione agricola regionale”.
In Versilia, tra Pietrasanta, Capezzano Monte e Massarosa, le precipitazioni eccezionali hanno superato i 100 mm in 24 ore, mentre la grandine ha distrutto le coltivazioni di zucchine e insalate pronte per la raccolta, oltre a compromettere le semine autunnali. Le serre sono state gravemente danneggiate, con chicchi di grandine di 8 centimetri che hanno perforato le coperture. Nel bibbonese, nei pressi di Cecina, un’intera serra di fragole è stata invasa da acqua e fango, mettendo a rischio le piante per asfissia radicale e marcitura.
La Maremma ha vissuto momenti di grande tensione, specialmente nella zona di Magliano, dove una tromba d’aria, intorno alle 22.30, ha sollevato il tetto di un capannone, danneggiato vigneti e scoperchiato tetti. Il vento ha creato ulteriore scompiglio, abbattendo tutto sul suo cammino. I residenti hanno anche dovuto affrontare interruzioni di corrente e di internet. “È stata una situazione davvero spaventosa” racconta Stefano Ricci, imprenditore agricolo di Magliano. “Abbiamo temuto che la nostra nuova cantina, terminata appena una settimana fa, fosse stata danneggiata. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, e i danni si sono limitati a strutture e coltivazioni”.