Sono iniziati ufficialmente i lavori per la realizzazione della nuova casa di comunità a Schio (Vicenza). Il progetto si sviluppa all’interno della struttura esistente di via San Camillo de Lellis e mira a potenziare i servizi sanitari del territorio, rendendo gli spazi più funzionali e accoglienti sia per gli utenti che per gli operatori. All’inaugurazione del cantiere erano presenti Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità, e Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana.
Dettagli del progetto
Il piano di manutenzione straordinaria coinvolgerà una superficie di circa 500 metri quadrati e prevede interventi sulle strutture edilizie e sugli impianti elettrici, meccanici e termo sanitari. Durante i 147 giorni di lavori, saranno creati cinque nuovi ambulatori, oltre a sale d’attesa e locali di servizio, per un costo complessivo di 500.000 euro. L’obiettivo è migliorare l’organizzazione degli spazi, offrendo un’accoglienza più confortevole e ottimizzando l’erogazione dei servizi sanitari.
Una sanità di prossimità
Manuela Lanzarin ha sottolineato l’importanza di questo progetto, che si inserisce in un momento storico per la sanità veneta. La Regione Veneto sta potenziando i servizi sanitari territoriali, promuovendo una medicina di prossimità che è stata accelerata dall’esperienza della pandemia e dai fondi del PNRR. Questa nuova visione mira a garantire servizi sanitari uniformi su tutto il territorio nazionale, assicurando che la cura sia accessibile e vicina al domicilio dei cittadini.
Nella nuova casa di comunità di Schio saranno presenti medici di medicina generale integrata, pediatri di libera scelta e ambulatori specialistici, oltre al Punto Unico di Accesso (PUA), un servizio che faciliterà l’orientamento dei cittadini verso le prestazioni sanitarie e sociali dei Comuni.
Il piano regionale e il PNRR
Questo progetto fa parte di un piano più ampio a livello regionale, previsto dalla Missione 6 del PNRR, che prevede la realizzazione di 99 case di comunità in tutto il Veneto. Di queste, otto saranno costruite nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana. L’iniziativa rappresenta un cambiamento culturale significativo: il cittadino viene posto al centro del sistema sanitario, garantendo assistenza e cura nel luogo più vicino possibile alla propria abitazione.
