Nel 2023, l’occupazione in Veneto ha raggiunto un livello record, con il 75,7% della popolazione tra i 20 e i 64 anni impiegata, superando di tre punti il dato del 2022 e il tasso europeo del 74,6%. I dati, elaborati dall’Ufficio Statistica della Regione Veneto basandosi su ISTAT, mostrano una crescita degli occupati che supera i livelli pre-pandemia, con una riduzione degli inattivi del 10% rispetto al 2022. Il tasso di inattività è ora al 26,4%, inferiore alla media nazionale del 33,3%.
Miglioramenti nell’occupazione giovanile e femminile
Crescono i contratti a tempo indeterminato (+8%) e calano quelli a tempo determinato (-8%), mentre i NEET (giovani non occupati né inseriti in percorsi di istruzione o formazione) diminuiscono del 20%. Tuttavia, persistono alcune criticità. Il tasso di occupazione femminile è ancora solo l’80,5% rispetto a quello maschile, e il sottoinquadramento colpisce il 17,9% dei giovani, impiegati in ruoli inferiori alle loro qualifiche.
Sfide per il futuro: divario di genere e invecchiamento della popolazione
Nonostante i progressi, il mercato del lavoro veneto continua a essere influenzato dall’invecchiamento della popolazione. Il 61,6% dei 55-64enni è occupato, in aumento, ma il 39% degli occupati ha più di 50 anni e solo il 15% ne ha meno di 30. Secondo il presidente della Regione, Luca Zaia, migliorare il tasso di occupazione femminile potrebbe aggiungere 239.000 lavoratrici al mercato, generando un valore aggiunto di 16,6 miliardi di euro.