Nuovo ricorso ambientalista in Campania, i limiti dopo il decreto del Tar

Accolta l'istanza cautelare in attesa della discussione collegiale per il giudizio di merito sul Calendario venatorio

calendario venatorio

Caccia nel caos in Campania, dopo il nuovo ricorso, con istanza di sospensione cautelativa, presentato dalle associazioni animaliste (Lega Italiana Protezione Uccelli (L.I.P.U.) Odv, Ente Nazionale Protezione Animali (E.N.P.A.) Odv, Wwf Italia -E.T.S., Lndc – Animal Protection Aps, Lav Lega Anti Vivisezione, Ets) sul Calendario venatorio dopo l’ultima delibera della Giunta campana su proposta dell’assessore Nicola Caputo.

In attesa della trattazione collegiale – anche sulle date di chiusura della stagione venatoria contestate dai ricorrenti – per la quale la Camera di consiglio è stata fissata per l’8 ottobre, il presidente del Tar ha emesso un decreto che accoglie l’istanza di misure cautelari monocratiche.

La preapertura, dunque, sarà riservata ai soli corvidi. E non è questa la sola conseguenza. Il decreto del presidente del Tribunale cambia infatti così il tribolato avvio della stagione venatoria in Campania:

Mercoledì 11 settembre in preapertura si potrà sparare solo a gazza, cornacchia grigia e ghiandaia. Sospeso il prelievo del colombaccio.

Dal 15 settembre si potranno cacciare le sole specie: Gazza, Ghiandaia, Cornacchia grigia, Merlo, Canapiglia, Codone, Germano reale, Marzaiola, Alzavola, Fischione, Folaga, Gallinella d’acqua, Mestolone. Il prelievo di Fagiano, Quaglia e Porciglione è sospeso fino alla data dell’udienza collegiale dell’8 ottobre, a meno di altre decisioni nell’udienza del 24 settembre relativa al primo ricorso, che però è stato poi integrato.

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