Sono giunti da ogni parte d’Italia i circa 65 docenti e dirigenti scolastici che partecipano, presso l’Istituto tecnico tecnologico statale “Alessandro Volta” di Perugia, a un laboratorio di aggiornamento dedicato all’insegnamento dell’educazione civica. L’evento, intitolato “Le cose da fare con le giovani generazioni tra intelligenza artificiale e sfide globali“, è iniziato ieri e si chiude oggi, in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico.
Questo appuntamento formativo di grande rilievo è stato organizzato dalla scuola di Piscille in collaborazione con la Rete nazionale delle scuole di pace, la Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, il Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, il Centro diritti umani “Antonio Papisca”, la Cattedra Unesco dell’Università di Padova sui diritti umani, la democrazia e la pace, e la Rete delle Università per la pace (RUniPace). L’iniziativa si inserisce nel programma nazionale di educazione civica “Immagina”.
Ad accogliere i partecipanti, insieme alla dirigente dell’Itts Volta di Perugia, Fabiana Cruciani, erano presenti Flavio Lotti, coordinatore del laboratorio, Aluisi Tosolini, altro coordinatore della Rete delle scuole di pace, e Marco Mascia, docente dell’Università di Padova e coordinatore di RUniPace.
“È un momento cruciale – ha dichiarato la dirigente Cruciani – per confrontarsi sulle complessità dell’epoca in cui viviamo, caratterizzata da una violenza diffusa. Come educatori, abbiamo il compito di dare risposte e cercare un senso. La scuola deve mettere al centro lo studente, che si trova a fronteggiare una realtà complicata, anche a causa dell’uso e abuso delle tecnologie. Al Volta, il tema della pace è una costante che guida il nostro operato: costruire una cultura di pace è un percorso che può partire proprio dalla scuola, attraverso l’impegno sinergico di docenti e studenti”.
Aluisi Tosolini ha poi aggiunto: “L’Unesco ci insegna che l’educazione ha la capacità di cambiare il mondo, anche se oggi molte scuole sembrano aver perso fiducia in questa forza. Noi crediamo che sia il momento di affrontare le sfide globali, come il digitale e l’intelligenza artificiale, con un nuovo slancio immaginativo, per costruire un mondo in cui si possa vivere in pace. Le scuole non solo trasmettono conoscenze, ma svolgono un ruolo cruciale come intellettuali sociali, preparando i ragazzi a trasformare la società in cui vivono”.
L’apertura dell’evento è stata segnata dall’accensione simbolica della lampada, creata in occasione del primo incontro interreligioso per la pace ad Assisi e consegnata da Flavio Lotti alla dirigente Cruciani. “Questo laboratorio – ha spiegato Lotti – è uno spazio di riflessione e collaborazione, dove l’ascolto e il dialogo sono fondamentali per progettare insieme. Dobbiamo prenderci cura delle nuove generazioni, ascoltare i loro sogni e aspirazioni, e aiutarli a costruire un futuro sereno, nonostante le crescenti difficoltà del mondo. Per questo, è essenziale moltiplicare le alleanze educative, perché per crescere è necessaria l’intera comunità. La scuola, l’università e la Rete delle scuole di pace stanno lavorando insieme per formare una nuova generazione di costruttori di pace“.
Alla due giorni formativa partecipano rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui Lucia Maddoli, consigliera delegata alla pace del Comune di Perugia, e Francesca Tizi, assessore all’istruzione.